giovedì,Aprile 18 2024

Elezioni Reggio Calabria, Serranò: «Niente festa della Madonna, infernali limitazioni della libertà»

La candidata di Patto civico: «Anche se siamo disillusi e rassegnati per i più vari e disparati motivi, non ultimo lo stato della nostra città, anche se abbiamo giurato a noi stessi che mai e poi mai saremmo tornati a votare, cerchiamo di sollevare lo sguardo»

Elezioni Reggio Calabria, Serranò: «Niente festa della Madonna, infernali limitazioni della libertà»

«Quando in giovane età lasciamo il posto in cui siamo nati e vissuti, ci portiamo dietro l’essenziale, che è anche immateriale: i ricordi…..(se a quell’età avessimo avuto modo di accumulare beni materiali non saremmo dovuti emigrare!). Nella mia personale hit parade dei ricordi tra i primi posti campeggia, è proprio il caso di dirlo, quello dell’esperienza scout all’interno del reparto Antares, di cui Maria Laura Tortorella era capo. Come in un gioco di scatole cinesi, un ricordo ne contiene un altro e poi un altro ancora e così via….Una volta aperto il primo scatolone,  la serie dei ricordi si rivela infinita: apro quindi il primo scatolone dell’esperienza scout….e cosa trovo?…. Il tanto atteso momento della processione!». Così in una nota Laura Serranò, candidata consigliere Lista Patto Civico con Maria Laura Tortorella Candidata sindaco.

«Noi giovani guide ed esploratori eravamo impegnati nel servizio d’ordine, che ci consentiva di vivere la processione da un punto di vista privilegiato. Tra la variegata quantità di persone che si riversavano sulla città, mi rimangono ancora impresse nella memoria le donne che percorrevano il lungo tragitto a piedi scalzi, induriti dal lavoro e dalla fatica, ma non per questo incerti nei passi che rincorrevano il quadro della Madonna della Consolazione.

Qualcuna di loro aveva sul capo una corona di spine: mi chiedevo da dove venisse, quanta strada avesse fatto per non mancare all’appuntamento, di quale dolore volesse essere consolata e se si sentisse colpevole di qualcosa, quindi meritevole di espiazione…

Un palloncino vivacemente colorato a un certo punto sfuggiva alla presa di un bambino ed io, nei momenti di pausa, lo seguivo con lo sguardo innalzarsi nel cielo, a perdita d’occhio, mentre il bambino distratto piangeva, rimproverato dai genitori che rimandavano l’acquisto del tanto desiderato oggetto di processione in processione……poi si riprendeva il cammino: “Ora e sempri …. Evviva Maria!”
Cercavo con fatica di respingere  le invasioni di chi voleva avvicinarsi di più al quadro,  oltrepassando il cordone costituito dagli scouts, mentre gli altoparlanti continuavano a diffondere preghiere e canti, la playlist ufficiale dell’evento.

Mi cullavo sulle note celestiali: “Santa Maria del cammino sempre tu sei con noi… Santa Maria del cammino sempre tu regnerai….” e sul più bello la bestemmia improvvisa sfuggita ad un portatore della vara esausto,  strideva nel contesto, un po’ come un peperoncino piccante su una cassata siciliana. Nell’aria vibrava l’odore dolciastro di zucchero filato, mandorle caramellate, torrone. Il momento più toccante era quello dell’arrivo del quadro in cattedrale: la folla accorsa da ogni dove formava letteralmente delle onde che inseguivano la Madonna, mettendo anche a repentaglio l’incolumità fisica dei più deboli… “Ora e sempri… Evviva Maria!”

Sono trascorsi quasi 25 anni da quei momenti e quest’anno non potrò verificare se qualcosa è cambiato, se  suoni e odori sono gli stessi….se ci sono ancora donne che inseguono la Madonna a piedi scalzi….Nella storia di Reggio Calabria la processione è stata sospesa soltanto una volta in occasione della peste, quest’anno sarà sospesa per la seconda volta. “Cu terremoti, cu guerri e cu paci, sta festa si fici, sta festa si faci!”….ma non con pandemie, il proverbio parla chiaro.  Quel che mi chiedo, e chiedo anche agli esperti, è se la diffusione del virus sia maggiore in contesti religiosi che non in contesti commerciali, dal momento che le tradizionali manifestazioni fieristiche avranno luogo.

Faccio mio l’imperativo di Rainer Maria Rilke e mi preme condividerlo con voi: “Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno, guardando i fiori”. Le infernali limitazioni della libertà che ci stanno affligendo da marzo in poi siano occasione per riflettere sullo stato di salute, non meno infernale, della nostra città, bisognosa di cure urgenti e appropriate come un malato in terapia intensiva. Anche se siamo disillusi e rassegnati per i più vari e disparati motivi, non ultimo lo stato della nostra Città, anche se abbiamo giurato a noi stessi che mai e poi mai saremmo tornati a votare, cerchiamo di sollevare lo sguardo dall’inferno e di rivolgerlo verso l’alto: i non credenti potranno contemplare i fiori, i credenti la Madonna….. “Ora e sempri…. Evviva Maria!”».

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