venerdì,Marzo 29 2024

Rifiuti, Pasquale Imbalzano: «Si riduca almeno la Tari 2020»

Per l’ex consigliere comunale gli amministratori reggini avrebbero potuto farsi spiegare dal sindaco di Catanzaro come ha risolto il problema

Rifiuti, Pasquale Imbalzano: «Si riduca almeno la Tari 2020»

«Spiace che il presidente facente funzione Spirlì, persona seria e da noi stimata, si sia involontariamente prestato ad una goffa operazione di pessima propaganda, a proposito della sporadica iniziativa sulla raccolta delle montagne di rifiuti che ormai da troppi mesi invadono la città di Reggio e molti centri della Provincia, da Gioia Tauro a Siderno. Ci verrebbe da dire parafrasando il grande William Shakespeare: “Troppo rumore per quasi nulla!”. Ad affermarlo è Pasquale Imbalzano, già consigliere comunale della città per due consiliature.

«Una raccolta straordinaria ormai drammaticamente ineludibile – continua Imbalzano – per la strutturale e cronica incapacità di una Amministrazione comunale che  ha lasciato marcire in quasi tutta la città migliaia di tonnellate di spazzatura di ogni tipo all’ingresso di case, condomini, esercizi commerciali  ed  interi quartieri, con danni inoppugnabili per la salute dei cittadini e senza aver avvertito il dovere, nonostante il disastro, di assumere direttamente una iniziativa per ridurre, almeno per ora, la Tari 2020 come conclamato da leggi ed autorevolissime  sentenze e come da noi testardamente richiesto da mesi: operazione, dicevamo,  che viene sbandierata per uno sbarco su Marte! E senza che nessuno abbia spiegato seriamente cosa avverrà a partire dal momento successivo del “cosiddetto ed ampolloso momento zero”, come ci insegna l’esperienza recente degli ultimi anni”».

L’ex consigliere comunale sostiene che «ci saremmo aspettati bel altro proclama! Attendevamo, in particolare e finalmente, l’indicazione a breve – medio periodo di una definitiva soluzione del gravissimo problema, e non una semplice operazione di banale lifting, col rischio concreto che tra qualche settimana ci ritroveremo punto ed a capo! Ci saremmo aspettati che Amministratori e dirigenti reggini, dopo l’incontro alla Cittadella, si fossero spostati al comune di Catanzaro, per farsi spiegare dal sindaco Sergio Abramo come egli abbia risolto, e con grandi riduzioni di costi del servizio e conseguente abbattimento del tributo per i suoi concittadini, una vicenda ormai kafkiana per la città e la provincia di Reggio, dal momento che la legge regionale che disciplina da anni il settore vale per Catanzaro e vale per Reggio. La differenza tra le due comunità la fanno la competenza e la visione del futuro delle due città dei rispettivi amministratori!».

In conclusione Imbalzano chiede di sapere perché «l’amministrazione comunale di Reggio non ha inteso ancora recepire il parere che l’Asp di Reggio avrebbe formulato ed inviato al sindaco, in ordine alla necessità di dichiarare quello stato di emergenza ambientale, ritenuto necessario per ridurre intanto la Tari 2020! Ove fosse vero tutto questo, e preghiamo gli organi competenti di accertarlo, ci troveremmo chiaramente di fronte ad una chiara e grave  omissione amministrativa, che continua a costringere i reggini a pagare per intero un tributo per un servizio pressocché inesistente ed a “singhiozzo” in media mensile, e che va, lo ripetiamo ancora una volta, abbattuto e compensato, per evitare ulteriori disastri finanziari alla stessa Amministrazione comunale per le numerose  sentenze soccombenti che si annunciano ed un bilancio che a partire dal prossimo rischia di essere gonfiato da ratei per crediti inesigibili».

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