martedì,Aprile 23 2024

Messa in sicurezza del ponte stradale Fiumarella di Pellaro, l’Ancadic chiede lumi alla Città metropolitana

Per il referente unico Vincenzo Crea «questo intervento ha carattere d’urgenza giacché la gara di appalto è stata esperita nel mese di novembre 2020, un eventuale vizio procedurale sarebbe preclusivo alla consegna e al concreto avvio delle opere»

Messa in sicurezza del ponte stradale Fiumarella di Pellaro, l’Ancadic chiede lumi alla Città metropolitana

L’Ancadic torna ancora una volta ad occuparsi della messa in sicurezza del ponte stradale di Fiumarella di Pellaro, ex SS 106. «La città di Reggio Calabria – spiega il referente unico Vincenzo Crea – con nota dello scorso 18 maggio ci comunicava tra l’altro che la Giunta comunale in data 5 giugno 2020 aveva approvato il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori (stralcio n. 2) denominato “Risanamento ponte sul torrente Fiumarella” per l’importo complessivo di euro 331.051,56. Il ponte è stato realizzato nei primi anni del 1900. Relativamente ai lavori in oggetto si rappresenta quanto segue: in fase di prima stesura del progetto preliminare il progettista aveva redatto un’analisi dei costi per la demolizione e la ricostruzione del ponte con annesso ampliamento e aveva verificato con il Rup la non fattibilità economica di tale proposta.

Nella nota di riscontro datata 18.05.21 sommariamente si descrivono le lavorazioni previste nell’intervento che riguarderebbero “l’applicazione di boiacca per il trattamento anticorrosivo e la protezione di ferri di armatura da applicare a pennello dopo accurata spazzolatura. Accurato lavaggio della zona di intervento e successivo ripristino volumetrico e strutturale con malta cementizia pronta all’uso per riprese e stuccature a spessore, fibrorinforzata con microfibre sintetiche priva di componenti metallici tixotropica con elevate caratteristiche meccaniche idonea per ripristini del genere e per ricostruzioni volumetriche su pareti verticali, posto in opera per spessori fino a 3 cm”.  

Tuttavia – continua Crea – da un primo riscontro con gli elaborati progettuali appare emergere una notevole “contraddizione”, infatti la Relazione tecnica e generale (Rel. 01) recita (punto 8 – conclusioni): “Non potendo procedere con la demolizione e ricostruzione o con l’adeguamento sismico, si è optato per un corretto ripristino delle parti ammalorate del ponte esistente e la realizzazione di una nuova passerella pedonale in acciaio con trattamento finale superficiale con zincatura a caldo totalmente indipendente dal ponte esistente per mezzo di giunto tecnico”. Orbene riscontrando gli elaborati progettuali ed i particolari costruttivi Prospetto, sezioni e particolari costruttivi (ARCH.02S2) è di tutta evidenza che l’intervento preveda: la realizzazione di uno nuovo cordolo in c.a. connesso all’impalcato esistente a mezzo ferri fi 20 passo 20 cm inghisati con resina chimica (HIT RE 500);  l’installazione (su detto cordolo) a mezzo piastre e contro piastre in acciaio di un nuovo guard- rail».  

Detto questo, Crea chiede, «non riscontrando tra gli elaborati di progetto alcun calcolo statico e/o elaborati similari, se le nuove strutture ed i sistemi di connessione all’impalcato esistente debbano seguire specifico iter “autorizzativo”, ai sensi della normativa  sismica  vigente,  presso il  “Settore di vigilanza normativa tecnica sulle costruzioni (ex Genio civile)”. In caso affermativo, si richiede altresì, di riscontrare l’avvio della stessa istruttoria ed i conseguenti esiti. Questo intervento ha carattere d’urgenza giacché la gara di appalto è stata esperita nel mese di novembre 2020, un eventuale vizio procedurale sarebbe preclusivo alla consegna e al concreto avvio delle opere. Lo scorso 21 maggio le nostre osservazioni sono state sottoposte al vaglio delle competenti Istituzioni».

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