giovedì,Aprile 25 2024

Carenza idrica a Motta San Giovanni, l’Ancadic chiede l’intervento del Prefetto

In particolare la mancanza di acqua si registra nella frazione di Lazzaro - Riace Capo e nelle zone alte. Vincenzo Crea: «Situazione non più sostenibile»

Carenza idrica a Motta San Giovanni, l’Ancadic chiede l’intervento del Prefetto

Secondo l’Ancadic «un’abitazione cui non giunge acqua per uso umano dovrebbe essere dichiarata per legge non agibile. La popolazione di Lazzaro è esasperata perché da oltre 20 giorni la carenza idrica si è decisamente aggravata e il prezioso liquido non arriva ai rubinetti delle case, soprattutto in quelle situate nelle zone più alte del paese. È superfluo evidenziare l’importanza del prezioso liquido, specialmente per quelle persone che si trovano allettate e che hanno bisogno di frequenti cure igieniche».

Detto questo il referente unico dell’Ancadic Vincenzo Crea, chiede «un diretto intervento del Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, di cui abbiamo avuto modo di apprezzare la sensibilità verso tali problematiche concernente analoga situazione dall’Ancadic segnalata giorni addietro, che si è registrata nel comune di Melito di Porto Salvo, affinché si provveda con immediatezza a far giungere il prezioso liquido nelle case dei cittadini e si disponga adeguate verifiche per accertare le cause di questa grave e perdurante carenza idrica che a nostro avviso non sono del tutto riconducibili al paventato abbassamento delle falde idriche sotterranee.

Va detto che lo scorso 7 agosto, l’Ancadic scriveva al sindaco del comune di Motta, rappresentando che “ogni anno si ripresenta, anche se negli ultimi anni nei periodi non stagionali, l’annoso problema dell’acqua per uso umano. Tutto ciò è inspiegabile in quanto, soprattutto nel centro storico di Motta e di Lazzaro, molte abitazioni sono chiuse per carenza di popolazione e quindi il consumo del prezioso liquido è notevolmente ridotto. I disagi per la popolazione residente e per i paesani che rientrano per le ferie estive sono facilmente comprensibili. Il non potersi fare una doccia, soddisfare le esigenze personali per le persone anziane, i bambini e i malati nel 2021 per un paese civile è inammissibile.

Segnaliamo il gravissimo disagio dei cittadini all’Amministrazione comunale per vigilare sugli allacci abusivi ed eliminare le numerose perdite della vecchia rete idrica. Sicuri di un pronto e responsabile intervento delle autorità amministrative, anche se in notevole ritardo, provvedano alla risoluzione dell’importante problema”. Seguiva ulteriore richiesta d’intervento in data 9 agosto, diretta al sindaco del comune di Motta, al sindaco metropolitano, all’Ufficio Igiene e Sanità pubblica di Melito Porto Salvo e alla locale polizia municipale, cui scrivevamo: “Si è aggravata e perdura la situazione dell’acqua nella frazione a prevalente vocazione turistica di Lazzaro.

È una grave emergenza che dovrebbe essere risolta con immediatezza e con tutti i mezzi a disposizione. È notorio che nella fascia costiera esistono pozzi idrici privati funzionanti, perciò non sarebbe opportuno prelevare e immettere nelle reti pubbliche per alcune ore un quantitativo di liquido che potrebbe alleviare i disagi della popolazione residente e dei vacanzieri che sono presenti in questo periodo? Le autorità debbono essere più vigili sul controllo dell’utilizzo dell’acqua per uso umano. Infatti il prezioso liquido dovrebbe servire esclusivamente per uso potabile e non per altri servizi”. Confidiamo nell’intervento del signor Prefetto».

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