lunedì,Dicembre 9 2024

Ponte di Sant’Anna a Reggio, da un anno il restringimento di carreggiata: quando gli interventi?

La prima candelina dalla caduta dei calcinacci l’ha spenta proprio il 9 luglio. Da allora solo silenzio su un gigante che mette paura ad automobilisti e pedoni

Ponte di Sant’Anna a Reggio, da un anno il restringimento di carreggiata: quando gli interventi?

Un anno e due giorni. La prima candelina, con deviazione e chiusura parziale della carreggiata lato ovest, il glorioso Ponte di Sant’Anna l’ha spenta, nell’indifferenza di tutti. O quasi. Perché poi delle conseguenze degli infiniti cantieri (?) che restringono la strada e fanno scorrere le lancette dell’orologio, le subiscono soprattutto i cittadini automobilisti. Proprio alcuni di questi segnalano con una certa continuità l’immobilismo che trasuda da quella recinzione – l’unica ad aver cambiato consistenza e colori – al netto di “zero” notizie su un intervento che evidentemente deve essere eseguito, prima poi, visto la presenza dell’evidente segnalazione delle barriere stradali spartitraffico.

Era il 9 luglio ’21

Un anno fa, fu l’allora assessore alla Polizia Municipale, e oggi sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, a comunicare che a causa di verifiche tecniche in corso sul Ponte di Sant’Anna, il traffico veicolare della Bretella in direzione monte-mare sarebbe stata deviata verso via del Gelsomino.

Nella notte tra l’otto e il nove luglio, infatti, a causa della caduta di alcuni calcinacci dal ponte che attraversa il cuore della città, servì l’intervento dei vigili del fuoco per rimuovere le parti pericolanti e sgomberare la carreggiata, così evitando immediati rischi per i mezzi in transito. E con apposite segnalazioni, fu anche inibito il transito ai mezzi pesanti in uscita dal raccordo autostradale.

«Sono già in corso alcuni interventi di messa in sicurezza da parte della Società comunale Castore», comunicava con solerzia Palazzo San Giorgio.

Ed in effetti nello stesso pomeriggio di quel 9 luglio l’assessore Brunetti comunicò che, in seguito alle verifiche e agli interventi di messa in sicurezza operati dalla Società Castore sul Ponte di Sant’Anna, era stato ripristinato il normale flusso veicolare sulla Bretella direzione monte-mare. 

«I lavori – concludeva quella nota – procederanno nelle prossime ore ma, in attesa del completamento degli interventi, da pochi minuti è stata ripristinata la viabilità in transito su una singola corsia».

Pochi minuti che sono diventati settimane, mesi, e ora un anno.

Una nota, quella di Palazzo San Giorgio, che in qualche maniera doveva rappresentare la celerità dell’intervento, la prontezza delle squadre comunali addette alla manutenzione che “mettono in sicurezza” l’area. Ma come spesso accade c’è sempre un però. Perché quella corsia chiusa è rimasta lì un anno, dodici mesi, estate autunno inverno primavera e ancora estate, senza che nessuno tornasse più sulla questione.

«All’apertura del nuovo anno scolastico – segnala un cittadino preoccupato – avremo nuovamente disagi col traffico di rientro dal centro verso la zona sud della città, per non parlare dei pericoli per chi lo percorre a piedi e chi ci passa sotto percorrendo le bretelle».

Si, perché al di là dei ritardi su eventuali lavori che a questo punto non si sa se saranno eseguiti, resta la paura e la preoccupazione di chi osserva il buon vecchio ponte Sant’Anna sgretolarsi o comunque mostrare in alcune parti gli scheletri della sua ossatura di ferragli arrugginita.

Insomma se dalla manutenzione hanno dato l’ok allo stato di salute del Ponte si potrebbe pensare di eliminare quel restringimento di carreggiata che non fa altro che ingolfare il traffico cittadino. Se invece i problemi del “Sant’Anna” non sono stati ancora risolti, allora lo si dica e si intervenga il più presto possibile.

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