Pericolo mortale nelle bretelle del Calopinace. La denuncia
A denunciare la situazione critica è l'associazione "Un Mondo di Mondi" con Giacomo Marino, Cristina Delfino e Cinzia Sgreccia
Le bretelle del Calopinace costituiscono nel cuore della città un pericolo mortale per i pedoni e non solo.
A denunciare la situazione critica è l’associazione “Un Mondo di Mondi” con Giacomo Marino, Cristina Delfino e Cinzia Sgreccia.
Questa situazione persiste da molti anni, il Comune non prende nessun provvedimento serio per la sicurezza dei pedoni segno evidente di una politica urbana che ha messo al primo posto la mobilità dei veicoli e non la sicurezza delle persone che si muovono a piedi.
Il terribile incidente di qualche giorno fa cui ha perso la vita una donna , e i precedenti degli anni scorsi, ne sono la palese dimostrazione
Una via a scorrimento veloce in due direzioni priva di attraversamenti pedonali sicuri e di ogni meccanismo per ridurre l’elevata velocità dei veicoli non può che mietere vittime,soprattutto tra i pedoni.
Ricordiamo che dopo il penultimo incidente nel quale ha perso la vita una signora che attraversava le bretelle per depositare il sacchetto dei rifiuti nei bidoni comunali, l’unica azione attuata dall’Amministrazione comunale è stata quella di togliere i bidoni. Come se questa azione riducesse in qualche modo il pericolo esistente.
Dopo l’ultimo terribile incidente mortale nel quale è morta un’altra donna, l’Assessore Zimbalatti ha annunciato dei provvedimenti. Ma dopo diversi giorni niente è stato fatto.
I pedoni continuano ad attraversare le bretelle rischiando ogni giorno la vita.
L’attraversamento più utilizzato è quello del ponte carrabile situato dove sorgeva la vecchia passarella pedonale, realizzata sul torrente ancora non cementificato, quindi presso via Nicolò da Reggio.
In questo attraversamento, dove si sono verificati gli ultimi due incidenti in cui due donne hanno perso la vita, sono presenti delle strisce pedonali poco visibili, che chiaramente sono del tutto insufficienti per rendere sicuro il passaggio pedonale.
È vero che la realizzazione di queste opere necessita di tempi più o meno lunghi, ma è anche vero che se non si comincia a progettarle, perché evidentemente non si ritengono utili, non verranno mai realizzate.
Il Comune potrebbe, nei prossimi giorni, attuare degli interventi più veloci da realizzare, come l’installazione dei dissuasori necessari per ridurre la velocità dei veicoli e/o dei semafori che prevedano l’attivazione manuale da parte dei pedoni.
L’articolo 42 del Codice della Strada che regola il tema dei rallentatori di velocità sulle strade al comma 1 prevede che : su tutte le strade, per tutta la larghezza della carreggiata, ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, si possono adottare sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione.
Parallelamente a questi interventi il Comune dovrebbe cominciare a progettare le passerelle sopraelevate necessarie per rendere del tutto sicuro l’attraversamento dei pedoni.
I necessari finanziamenti per queste opere potranno essere ottenuti dai progetti europei che vengono gestiti dal Comune e dalla città Metropolitana.
La sicurezza della città deve essere prima di tutto quella della mobilità pedonale.
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