venerdì,Aprile 19 2024

L’annus horribilis di Mimmo Lucano. A Riace è cambiato tutto

Dal processo alle elezioni comunali perse. Per l'ex primo cittadino famoso in tutto il mondo un 2019 da dimenticare

L’annus horribilis di Mimmo Lucano. A Riace è cambiato tutto

Al netto delle opinioni di ognuno sul caso giudiziario, una delle immagini simbolo del 2019 è quella che fotografa l’intenso ed emozionante abbraccio dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano con l’anziano padre, al suo primo rientro in paese da esiliato fuori dal seggio per le elezioni comunali. A Riace, dopo 11 mesi di divieto di dimora, Lucano ci tornerà definitivamente a settembre, per effetto della revoca della misura cautelare disposta dal tribunale della libertà per assistere a domicilio papà Roberto, gravemente malato. Ma del paese dell’accoglienza da lui idealizzato in 15 anni di amministrazione, è rimasto ben poco. Adesso il sindaco è Antonio Trifoli, vigile urbano precario, vicino a Matteo Salvini ed eletto a capo di una lista civica. La tempesta perfetta, per colui il quale soltanto due anni fa venne inserito tra i 40 grandi della terra da una prestigiosa rivista americana, è servita. A Lucano, da candidato, neppure uno scranno nella minoranza del consiglio comunale, nonostante un battage mediatico degno dei più grandi leader politici. Ignorato in patria e osannato all’estero, il suo futuro è appeso al verdetto dei giudici del tribunale di Locri, dove è in corso il processo scaturito dall’inchiesta Xenia sulla gestione dei progetti di accoglienza agli immigrati. Lucano, insieme ad altri 25 imputati, deve rispondere di associazione a delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa e abuso d’ufficio. Il dibattimento, iniziato a giugno, è entrato nel vivo con la deposizione dei testi dell’accusa. A Riace intanto è cambiato tutto. Dai cartelli di benvenuto in paese, ai laboratori chiusi per assenza di fondi fino all’ordinanza di demolizione della fattoria degli asinelli, uno dei simboli delle politiche di accoglienza, ritenuta abusiva. Intanto sotto l’albero Lucano ha trovato un nuovo avviso di garanzia per una presunta falsificazione di documenti a due immigrati. E mentre su Riace aleggia l’ombra di una nuova inchiesta, nel futuro del piccolo centro reggino c’è un nuovo film. Stavolta però l’accoglienza non c’entra nulla. Secondo quanto si è appreso è in lavorazione una sceneggiatura sulla scoperta dei bronzi, ritornata di attualità dopo l’inchiesta delle Iene, mentre la fiction liberamente ispirata alla storia di Lucano interpretata da Beppe Fiorello è ancora in attesa del via libera dalla Rai dopo l’interrogazione del senatore Maurizio Gasparri.

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