venerdì,Marzo 29 2024

Occupazione di suolo pubblico, il j’accuse di Chizzoniti ai vigili urbani

L'affondo dell'ex assessore regionale che censura il modus operandi della polizia urbana sul territorio cittadino

Occupazione di suolo pubblico, il j’accuse di Chizzoniti ai vigili urbani

Gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, difensori  dell’imprenditore reggino S.A., che non ha esitato ad adire le vie della giustizia nei confronti della locale Amministrazione Comunale, quando, all’inizio della scorsa estate, dopo aver pagato tutti i canoni ed accessori richiesti, gli venne concessa l’autorizzazione ad occupare suolo pubblico in un’area pedonale, hanno inviato una sarcastica e quanto mai pungente e sferzante nota, ricevuta lo scorso 4 marzo dal sindaco Giuseppe Falcomatà.

«Con la stessa, i legali Chizzoniti sottolineano ironicamente che nonostante la comunicazione del 27 novembre 2019, emessa dall’Ufficio Occupazione Suolo e volta ad annunciare urbi et orbi che, così come richiesto, dai difensori “l’ufficio sta predisponendo gli atti necessari al rimborso della Tosap versata dalla ditta in oggetto indicata”, dopo ben quattro mesi nessun rimborso era pervenuto allo smarrito commerciante pellarese, che ha conferito l’incarico ai difensori di adire la Procura della Repubblica».

«Sorprendentemente dopo cinque giorni dalla ricezione della graffiante e mordace nota, in data 10 marzo, nel territorio periferico di Pellaro sono intervenuti “in massa” i vigili urbani che hanno contestato al malcapitato commerciante l’occupazione abusiva di suolo pubblico, poiché un tavolino era stato posizionato nell’area prospicente l’apertura laterale del bar. L’esterrefatto imprenditore ha obbiettato ed eccepito che detto spazio non è pubblico, bensì privato, ma gli implacabili vigili urbani non hanno voluto sentire ragioni procedendo alla contestazione di occupazione di suolo pubblico».

«Gli stessi agenti hanno, altresì, esteso l’attenzione ad un altro bar il cui titolare aveva posizionato sul prospiciente marciapiede un altro tavolo, mentre molto stranamente, da un altro marciapiede antistante il bar operante in via longitudinale, il cui titolare sarebbe cugino del sindaco in carica, questa mattina sono letteralmente scomparsi i numerosi tavoli e sedie che da sempre occupano suolo pubblico».

Gli avvocati Chizzoniti sospettano che la singolare iniziativa punitiva sia stata ispirata da una rabbiosa ritorsione provocata da S.A. che ha osato rivendicare la restituzione dell’importo detenuto da tanto tempo “sine titulo” dall’Amministrazione Comunale reggina. Aurelio e Steve Chizzoniti censurano duramente il modus operandi della polizia urbana «che, fra l’altro, da sempre, non si accorge delle pluri-disseminate occupazioni di suolo pubblico in tutto il territorio cittadino, tanto meno qualcuno si è mai preoccupato di intervenire nei confronti dei numerosi pescivendoli che giornalmente commerciano pesce sottratto a qualsivoglia controllo medico-veterinario, occupando suolo pubblico abusivamente, uno dei quali, addirittura, posiziona il furgone all’interno di un vasto marciapiede nei pressi della rotatoria di Via Pio XI, accedendo attraverso lo stesso, causando, prima o poi, notevoli danni alla struttura».

«In questa, quanto mai allarmante, situazione spiccano per la chiassosa assenza dei consiglieri comunali ed assessori pellaresi, mentre il sindaco Falcomatà, ovviamente, nulla sa, poiché quotidianamente impegnato nell’elaborazione di liste elettorali, insorgendo scompostamente assieme al capo di gabinetto della Metrocity quando un giovane avvocato, garbatamente, rifiuta la candidatura, sottolineando che esclude la possibilità di successo del sindaco in carica e del suo team. Il tutto nella tutt’altro che occasionale, ma ben programmata distrazione dei vertici politico-paramilitare del corpo dei vigili urbani, sempre di più assimilabili a due maggiordomi gattopardeschi».

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