giovedì,Aprile 25 2024

Coronavirus a Reggio Calabria, UniReggio apre 4 nuove sedi in provincia per portare il cibo a chi non lo ha

Paolo Ferrara, nel 2019 si è impegnato con il Banco delle Opere di Carità a fare attività volontariato per colmare le sacche di povertà consegnando doni alimentari

Coronavirus a Reggio Calabria, UniReggio apre 4 nuove sedi in provincia per portare il cibo a chi non lo ha

«Con l’emergenza sanitaria le cose sono notevolmente cambiate in peggio e, in funzione dell’accresciuta necessità, UniReggio compie oggi il gesto di fornire alimenti a circa 911 famiglie». Il Presidente UniReggio, prof. Paolo Ferrara, nel 2019 si è impegnato con il Banco delle Opere di Carità a fare attività volontariato per colmare le sacche di povertà consegnando doni alimentari. Da mesi svolge regolare servizio mensile di ritiro, distribuzione e consegna di prodotti alimentari a titolo gratuito e senza alcuna forma di contribuzione.

«Abbiamo visto crescere le domande – dice il professore Ferrara – la nostra operazione solidale “Regaliamo un sorriso” è più incisiva adesso. È aumentato il volume di richieste di aiuto di prima necessità, fino a sostenere quasi mille famiglie in difficoltà. Siamo tanti e tutti volontari a prestare gratuitamente il nostro tempo in questa attività. Infatti, visto lo stato di grande necessità, il rifornimento è cresciuto, l’assistenza alimentare da qualche quintali di merce ha raggiunto 14 tonnellate nel periodo di Pasqua, per arrivare a oltre 20 tonnellate con la prossima consegna a partire dal prossimo 14 maggio».

La pandemia ha messo a rischio la nostra salute e c’è di più: dal nostro punto di vista, mette a repentaglio i valori umani. Immaginiamo quanti uomini e donne, privati del lavoro per due mesi di chiusura delle attività e dei servizi, hanno aumentato il livello di povertà del Paese Italia ed hanno il problema di acquistare il cibo. Probabilmente tanti lavoratori autonomi fermi, dipendenti in cassa integrazione, precari non riprenderanno più l’incarico; imprenditori con partita IVA, sommersi da impegni di spesa e senza entrate, non avranno un futuro e chissà cos’altro potrà ancora accadere.

Siamo in uno stato di emergenza e ciò non solo per la salute. È a rischio uno stile di vita sano anche dal punto di vista morale. In questa circostanza l’invito è quello di trovare nuovi modi di vivere, ma senza cambiare le nostre buone abitudini di aiutare chi ha più bisogno. UniReggio insieme alla Fondazione Banco delle Opere di Carità, ha registrato un’impennata delle richieste di aiuto sul territorio nazionale di circa il 70% in più rispetto alle normali richieste di aiuto provenienti quotidianamente.

L’iniziativa da supportare più che mai prima, è quella di donare il cibo, bene primario ed indispensabile perché viene messo a disposizione dalle aziende agro-alimentari. Perciò in tutto questo tempo UniReggio ha continuato a costruire una rete di solidarietà per formare una solida struttura per l’intervento efficace anche in provincia.

Nel periodo natalizio UniReggio ha coinvolto la Dirigenza della Società Reggina 1914 capitanata dal suo Presidente Luca Gallo nell’operazione “Un gesto d’amore col colore di una passione”; su questa scia altri saggi imprenditori hanno dato una mano facendo beneficiare le persone in questo momento di difficoltà. In collaborazione con Enti locali UniReggio ha attivato in concessione le sedi di distribuzione periferiche ed ha ragionato sulla situazione decentrata nei nuclei più interni della Città Metropolitana. Pertanto unanimi nell’obiettivo di annullare la fame e di unire le forze, tutti insieme uniti nello stesso intento i volontari provvederanno alla distribuzione nella provincia reggina.

Le nuove sedi UniReggio interessate alla distribuzione dei beni gratuiti di prima necessità sono cresciute nel numero da uno a cinque affinché nessun cittadino sia escluso. Si consegneranno i pacchi di alimenti a Rosarno presso la Villa Cacciola, bene confiscato alla criminalità organizzata e assegnato a UniReggio dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e dal Comune di Rosarno, a Seminara nei locali dell’arciconfraternita San Marco evangelista con il benestare del Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi Mons. Francesco MILITO, a San Luca e a Cardeto presso le sedi delle rispettive proloco.

Sono gesti molto importanti e di grande valore sociale che fanno accrescere il volume di servizi alla società. Ci auguriamo che questi buoni esempi si moltiplichino in risposta all’aumento di domande, ma desideriamo anche che non vi sia nemmeno bisogno. Pensiamo a quante famiglie sono all’anticamera della povertà e quindi accetterebbero volentieri del cibo, perché non ne hanno a sufficienza. La situazione si sta aggravando e dopo tutto speriamo non aumentino i fenomeni di violenza e criminalità, dalla mancanza di lavoro è derivano una serie di conseguenze sociali.

In effetti la pandemia ha sicuramente amplificato le esigenze. Ha limitato il modo in cui interagiamo e soprattutto ha fatto emergere nuove fasce di povertà. Bisognosi di affetto e di cibo, siamo stati trasformati in tutto il nostro modo di vivere, ma rimaniamo pur sempre ciò che siamo: uomini, con i nostri bisogni e la nostra etica morale. Saremo più forti se saremo uniti».

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