venerdì,Aprile 19 2024

Coronavirus, don Zampaglione: «Assumiamo il vaccino dell’Eucarestia»

Il parroco alle due comunità di Roghudi e Marina di S.Lorenzo: «Da quando abbiamo riaperto le chiese la vita di fede è stata di continuo messa alla prova»

Coronavirus, don Zampaglione: «Assumiamo il vaccino dell’Eucarestia»

È ancora tempo di Covid, è di nuovo tempo di distanziamento. Bisogna stare lontani,  lavarsi le mani, utilizzare le mascherine e attenersi a tutte le indicazioni del Ministero della Salute per il bene personale e collettivo. Questo è che ci viene detto giornalmente. Questo Covid-19 – sostiene il  parroco don Giovanni Zampaglione – sta contaminando milioni di corpi ma come possiamo impedire che contamini anche i cuori?

Da quando abbiamo riaperto le chiese (18 maggio) la nostra vita di fede è stata continuamente messa alla prova per vedere se regge all’urto di un attacco potente come quello contenuto nel coronavirus che ci assedia. In questi giorni è stato annunciato dalla Pfizer l’arrivo del vaccino contro il Covid anche se i tempi non saranno brevi.

Nell’attesa del vaccino mi permetto di offrire alle mie due comunità di Roghudi e Marina di S. Lorenzo e ad ogni persona di buona volontà un particolare “vaccino” (sicuro) anticovid che permetta ad ognuno di vivere appieno la propria vita di fede. Ecco le mie indicazioni da prendere a “dosi” quotidiane mantenere la distanza dal peccato. Purtroppo la pandemia ha reso la gente più “cattiva”, ecco perche invito ognuno a prendere la distanza da tutto ciò che ci allontana da Dio. Indossare le mascherine dell’amore: oggi le mascherine che mettiamo ogni giorno non permettono di conoscere l’altro.

A volte indossiamo le “mascherine” dell’odio, della vendetta, della guerra. Che tristezza! Il modo migliore è toglierci, liberarci da queste maschere e indossare quelle dell’amore verso Cristo e verso il prossimo. Fare il tampone della riconciliazione: tampone è “gratuito” e lo puoi fare ogni volta che ti allontani da Gesù, lui è il buon Samaritano della nostra vita e ci aspetta sempre per farci il  “tampone della misericordia” per  alleviarci da ogni sofferenza e infonderci tanto coraggio e forza. Usare la protezione del Rosario: un modo per investire questo tempo è la preghiera del Rosario. Invito tutti a prendere la corona del rosario e a pregare il Signore Iddio. Assumere il vaccino dell’eucarestia: dopo il 18 maggio tantissima gente continua ad aver “paura” del coronavirus e non viene in chiesa, anche se è un luogo sicuro.

Invito le mie due comunità di Roghudi e Marina di S.Lorenzo e ogni buon cristiano ad assumere ogni domenica una “dose” del vaccino e di partecipare al giorno del Signore perchè l’Eucarestia  come affermava il beato Carlo Acutis è la nostra “autostrada” verso il Cielo. Coraggio: tra un mese sarà Natale -conclude don Giovanni Zampaglione -apriamo il cuore a Dio che si è fatto compagno di strada dell’umana fragilità ed è stato capace di vincere ogni distanziamento».

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