mercoledì,Aprile 24 2024

Violenza di genere, la fondazione Falcomatà: «Non fermarsi davanti alle ingiustizie»

La riflessione del presidente Rosetta Neto in occasione del 25 novembre: «Abbiamo il dovere di intervenire»

Violenza di genere, la fondazione Falcomatà: «Non fermarsi davanti alle ingiustizie»

«Anch’io oggi, da Presidente della Fondazione “Italo Falcomatà”, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non posso non far sentire la mia voce a favore di tutte le donne della nostra bella Italia». Così in una nota Rosetta Neto Falcomatà, presidente della fondazione “Italo Falcomatà”.

«La mia esperienza di vita e poi la creazione della Fondazione mi ha spinto a stare nella società con una dimensione di impegno concreto e collettivo, al servizio della legalità, della pace, della solidarietà, della difesa e della promozione dei diritti degli ultimi».

«Forse questo era nel mio DNA perché, fin da quando ero componente della Consulta Nazionale Gianni Rodari per l’Infanzia e l’Adolescenza, ho dedicato il mio tempo a lottare per la tutela dei diritti di tutti i bambini e per il rispetto dei loro bisogni».

«Con l’istituzione della Fondazione ho scelto, in nome di Italo, di prodigarmi perché i diritti siano uguali per tutti, non solo per i bambini ma per giovani, anziani, uomini e donne. Ed è a queste ultime che mi rivolgo in questa giornata, sentendo il dovere, in qualità di donna, di spendere qualche parola su questa tematica che catterizza i nostri tempi».

«Come la storia ci insegna, i diritti sono a tutti gli effetti ciò che ci rende cittadini del mondo, ci rende liberi e ci tutela da qualsiasi tipo di ingiustizia. Essi sono il simbolo di una mentalità aperta da cui non è possibile scorgere i suoi confini, tanto è profondo il suo logos».

«Per questo sarebbe una cosa inaudita e scellerata parlare dei violenza contro le donne, di privazione, cioè, dei diritti di una donna nel 2021. Da esseri evoluti quali siamo tutti noi, consapevoli dell’aberrazione che produce atti di violenza o maltrattamenti contro la donna, abbiamo il dovere di intervenire, allertando la nostra sensibilità, combattendo l’indifferenza, denunciando, senza chiudere gli occhi, passivamente».

«Non fermiamoci davanti queste ingiustizie. Non abbiate paura, urlate, denunciate, come dice Maria Antonietta Rositani. Non siete sole. Io sono con voi e sono certa con moltissime altre».

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