venerdì,Marzo 29 2024

Riapertura scuole, l’appello dei genitori: «Ingressi distanziati di 30 minuti»

La petizione lanciata da un gruppo di rappresentanti della provincia reggina per accendere i riflettori sulle difficoltà logistiche

Riapertura scuole, l’appello dei genitori: «Ingressi distanziati di 30 minuti»

«La decisione dei Tavoli di coordinamento delle Prefetture di uniformare gli ingressi nelle scuole secondarie di II grado su due fasce orarie (primo turno alle ore 8:00 e secondo alle ore 10:00), comunicata alle scuole dall’USR Calabria con circolare del 30/12/2020, risulta inaccettabile poiché non tiene conto delle esigenze dei territori decentrati». È questa la petizione on line nata da un gruppo di rappresentanti di genitori della provincia di Reggio Calabria con lo scopo di puntare i riflettori sui territori che hanno maggiore difficoltà logistiche per affrontare il ritorno a scuola.

«Ai Tavoli menzionati hanno preso parte i Prefetti, i rappresentanti dell’Amministrazione scolastica (Dirigenti degli Ambiti Territoriali e dell’USR) e dei trasporti, degli Enti locali e delle aziende di trasporto. E’ grave, tuttavia, che in questi organismi non abbiano trovato rappresentanza i genitori e gli studenti, vale a dire i soggetti che avrebbero potuto, e dovuto, esplicitare le specifiche esigenze di chi quotidianamente deve fruire del servizio scolastico. I territori, infatti, non presentano tutti le medesime esigenze/caratteristiche. Le problematiche di Reggio Calabria e del suo hinterland, ad esempio, sono molto diverse da quelle delle realtà decentrate, come la Locride e la Piana. Ciò nonostante la decisione di far entrare a scuola gli alunni del II ciclo alle 8:00 e alle 10:00 risulta uguale a prescindere dalle specificità dei contesti territoriali».

«Nella Locride, in particolare, c’è un pendolarismo marcato che interessa paesi molto distanti tra loro. I tempi di percorrenza degli studenti pendolari arrivano a toccare i 60/90 minuti. L’ingresso alle 10:00 implica una partenza da casa intorno alle 9:00 e un rientro, quando va bene, alle ore 17:00. Tale decisione finirà per sottoporre le studentesse e gli studenti a uno stress insopportabile che potrebbe pregiudicare il loro rendimento scolastico, oltre a rappresentare uno schiaffo all’autonomia delle Istituzioni scolastiche, per l’occasione rimaste inascoltate».

Alla luce delle considerazioni sopra illustrate, le studentesse e gli studenti delle scuole del II ciclo ubicate sul territorio della Locride, e i loro genitori, «chiedono che gli ingressi vengano distanziati di 30 minuti (primo gruppo 8:00 e secondo gruppo 8:30) e, nel caso in cui tale ipotesi non fosse percorribile, in subordine chiedono di poter liberamente scegliere se partecipare alle lezioni in presenza o a distanza per tutta la durata della fase emergenziale».

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