giovedì,Aprile 25 2024

Coronavirus a San Luca, la squadra di calcio contro il Comune: «Perchè i tamponi allo stadio?»

Niente rifinitura in vista del match contro il Messina. Giampaolo furioso: «Nessun consenso da parte della società»

Coronavirus a San Luca, la squadra di calcio contro il Comune: «Perchè i tamponi allo stadio?»

Il San Luca comunica tutto il suo disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale per la decisione presa da quest’ultima e che ha colto di sorpresa i calciatori, lo staff e la dirigenza.

«Questa mattina – afferma il presidente Francesco Giampaolo – all’interno gli spogliatoi dello stadio Corrado Alvaro l’amministrazione comunale, senza alcun consenso da parte della società, ha irresponsabilmente ritenuto opportuno allestire un presidio mobile necessario per sottoporre ad uno screening di massa attraverso l’esecuzione di tamponi la comunità sanluchese, impedendo così al club di svolgere la rifinitura in vista della partita di domani valida per il campionato di Serie D».

«Alla vigilia della gara più importante in sessant’anni di storia del club, contro il blasonato ACR Messina, l’amministrazione comunale ha recato un danno irreparabile all’unica realtà sportiva che per la prima volta ha portato la cittadina di San Luca agli onori della cronaca nazionale per i successi ottenuti in campo e fuori. Il San Luca vista la gravità della situazione, onde evitare che qualcuno dei tesserati potesse entrare in contatto con l’aria contaminata da virus COVID-19 venuta a crearsi all’interno degli spogliatoi, ha immediatamente cancellato la seduta di allenamento odierna».

«Nonostante venga compresa l’assoluta importanza di eseguire lo screening alla popolazione attraverso l’esecuzione dei tamponi, Il San Luca non riesce a comprendere la motivazione che abbia spinto l’amministrazione comunale ad individuare gli spogliatoi dello Stadio Corrado Alvaro come luogo prestabilito, piuttosto che scegliere una delle varie strutture pubbliche, attualmente chiuse, presenti all’interno del territorio sanluchese. Infine, non si spiega come mai l’amministrazione abbia deciso di rinunciare all’uso dei gazebo da qualche giorno allestiti all’aperto negli spazi adiacenti allo Stadio e si sia riversata, frettolosamente e senza alcuna tempestiva comunicazione, all’interno degli spogliatoi della struttura».

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