venerdì,Aprile 19 2024

Gioiosa, l’appello di mamma Simona. «Un progetto di vita per mia figlia disabile»

Il grido d'aiuto di Simona Coluccio. La richiesta, che prevede il coinvolgimento di scuola e Asp, è stata protocollata al Comune

Gioiosa, l’appello di mamma Simona. «Un progetto di vita per mia figlia disabile»

«Abbiamo accettato la disabilità con tanto amore per i nostri figli, ma aiutateci e non ci lasciate soli». È il grido di aiuto di Simona Coluccio, la mamma coraggio di Gioiosa Jonica che ormai da anni porta avanti una battaglia a sostegno della figlia Maria Pia, affetta da grave disabilità. Con l’avvento della pandemia tante cose sono cambiate, come la gestione quotidiana della piccola, che è esclusivamente a carico dei familiari. Quello che chiede è di poter realizzare un progetto di vita per la sua piccola alleviando così la famiglia e garantendo la giusta figura professionale alla bambina. La richiesta, che prevede il coinvolgimento di scuola e Asp, è stata protocollata al Comune guidato dal sindaco Salvatore Fuda.

«Le condizioni di mia figlia sono peggiorate – racconta – adesso ha 14 anni e tra alti e bassi fino ad ora siamo riusciti a cavarcela egregiamente con tanto amore e tanta dedizione. Ora non deambula più e la sua gestione è difficile nella quotidianità, ma anche lei ha diritto a vivere una vita dignitosa».

A fianco della battaglia di Simona si è schierata anche l’associazione Adda e il suo presidente Vito Crea, secondo cui i fondi di sostegno per far fronte a situazioni del genere ci sono, ma non vengono utilizzati. «I fondi per la non autosufficienza sono stati ripartiti per il 2020 una decina di giorni fa – spiega – la Regione Calabria e gli ambiti di competenza ancora devono rendicontare i fondi del 2014. Siamo con 6 anni di ritardo».

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