venerdì,Aprile 19 2024

Manifesti contro aborto, Stanza 101: l’oscurantismo di Falcomatà

Per il movimento «Purtroppo per lui, Reggio è una città della Repubblica democratica italiana, e tali sue uscite sono intollerabili»

Manifesti contro aborto, Stanza 101: l’oscurantismo di Falcomatà

Riceviamo e pubblichiamo da Stanza 101 (Cenacolo Culturale Impertinente)

Le recenti dichiarazioni rilasciate dal sindaco Giuseppe Falcomatà, in cui esorta alla rimozione di manifesti contro l’aborto, regolarmente affissi in città da “ProVita&Famiglia”, rappresentano un attacco alle libertà costituzionali di tutti i cittadini. Affermazioni come “ho chiesto di rimuovere questi manifesti” e ancora “Non si può fare – mi è stato detto – ci esponiamo al rischio di finire in tribunale”, rappresentano un violento abuso di potere da parte di un’autorità istituzionale. Di fatto, questa intollerabile volontà di censura espressa dal sindaco, viola il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, il quale prevede e riconosce la libertà di espressione, diritto inviolabile di cui le istituzioni dovrebbero farsi da garante!

L’elemento di maggiore inquietudine, in tali dichiarazioni, risiede nella volontà, espressa dallo stesso sindaco, di voler procedere ugualmente nella rimozione nonostante sia conscia in lui la consapevolezza dell’arbitrarietà del gesto. Probabilmente Falcomatà fa confusione fra Monarchia assoluta e Repubblica democratica, e in questi giorni di Carnevale forse ha pensato bene di vestirsi da Despota della nostra città ponendosi addirittura al di sopra di leggi e regolamenti. Purtroppo per lui, Reggio è una città della Repubblica democratica italiana, e tali sue uscite sono intollerabili per arroganza ma soprattutto in quanto offensive delle istituzioni che lui stesso dovrebbe rappresentare in qualità di sindaco (non Re).

I manifesti non si toccano! Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a ProVita&Famiglia perché, al netto delle personali opinioni, la libertà è un bene assoluto che va sempre difeso! Il vero oscurantismo è di chi pratica la censura!

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