mercoledì,Aprile 24 2024

Manifesti aborto, Iatì: «L’indignazione del sindaco in linea con la sua cattiva amministrazione»

La consigliera dell’opposizione fa poi un flash sulle emergenze della città e aggiunge «l'azione politica del sindaco è pari a zero»

Manifesti aborto, Iatì: «L’indignazione del sindaco in linea con la sua cattiva amministrazione»

La vicenda dei manifesti contro l’aborto che sarebbero stati “censurati” dall’amministrazione Falcomatà contribuisce a scaldare gli animi in consiglio comunale, come se già non lo avessero fatto l’arresto del consigliere Nino Castorina e la vicenda del consigliere Massimo Ripepi.

Stavolta è la consigliera Filomena Iatì a prendere posizione contro la scelta del sindaco. «La grande indignazione del sindaco Falcomatà per un manifesto che esprime pensieri personali sulla tematica dell’aborto è in linea con la sua cattiva amministrazione. Poco rispetto, anzi nessuno, per le opinioni diverse dalle sue».

La consigliera dell’opposizione fa poi un flash sulle emergenze e ricorda «Il sindaco si indigna tanto per un manifesto ma chiude gli occhi e le orecchie sulla mancanza di rispetto per la memoria dei nostri defunti nei cimiteri cittadini, non puliti da tante settimane. Tutta la città, sia in centro che nelle periferie, è invasa dai rifiuti, ed il nostro primo cittadino gioca con la comunicazione su “panchine fucsia”, sulla realizzazione del Parco lineare Sud (non fruibile), sulle foto e gli articoli in campagna elettorale della scalinata del lungomare di collegamento con il porto, accanto allo scempio dell’Arena Lido, naturalmente chiusa».

Iatì ne ha anche per l’assessore all’Ambiente «La storia continua con le dichiarazioni dei suoi assessori: Brunetti che ha affermato in data 24 gennaio, che entro un mese il problema dei rifiuti sarà risolto. In effetti mancano dieci giorni, attenderemo fino al 24 febbraio! Potremmo anche parlare di impianti sportivi e dei canoni da pagare al comune da parte dei gestori: verifichiamo le morosità? Il tutto mentre la cittadinanza paga una Tari senza usufruire del relativo servizio. Con grande euforia accogliamo la delibera contro le scritte fasciste e naziste».

In conclusione «L’azione politica dell’amministrazione Falcomatà è pari allo zero. Altro che secondo tempo per la sua squadra, altro che partita di calcio, sembra di assistere ad un reality show, in cui il protagonista si specchia su se stesso e cerca di circondarsi di “yes man” per rafforzare la sua figura, che fino ad oggi sarebbe da zona retrocessione, per usare i suoi cari eufemismi calcistici».

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