giovedì,Marzo 28 2024

Santo Stefano d’Aspromonte, il Comune omaggia le donne impegnate nella lotta al Covid

17 sono state le donne di origine stefanita, oltre a tutte le volontarie della Croce Rossa italiana del comitato Vallata del gallico operante nel territorio che sono state omaggiate con una targa in vetro

Santo Stefano d’Aspromonte, il Comune omaggia le donne impegnate nella lotta al Covid

Grande partecipazione alla manifestazione organizzata dal comitato civico Donne di Santo Stefano in Movimento e dall’amministrazione Comunale  per omaggiare le donne “Stefanite” impegnate in prima linea nel settore sanitario durante la pandemia.

Come ogni anno per la giornata dedicata alla donna le componenti  del comitato civico, animate dal consueto spirito di iniziativa ed entusiasmo, hanno voluto  valorizzare il ruolo della donna impegnata nel sociale.

Quest’anno un pensiero particolare è stato rivolto alle donne Stefanite  che nonostante le difficoltà ed i rischi hanno continuato incessantemente a svolgere la loro professione sanitaria, cercando di alleviare le sofferenze e confortando con le proprie cure gli ammalati.

17 sono state le donne di origine stefanita (medico, infermiere ), oltre a tutte le volontarie della Croce Rossa italiana del comitato Vallata del gallico operante nel territorio che sono state omaggiate con una targa in vetro  che riporta impressa la frase di Cristopher ReeveUn vero eroe è colui che nonostante la debolezza, i dubbi, il fatto di non conoscere sempre le risposte, va avanti e vince comunque”.

La cittadinanza orgogliosa ha partecipato numerosa all’evento che si è svolto presso la sala del consiglio comunale nel rispetto della normativa anti-covid solamente con la presenza delle sole donne omaggiate e di qualche familiare, mentre per consentire la partecipazione a tutti i cittadini, anche al personale sanitario donna che si trovava fuori regione, è stato creato un collegamento tramite piattaforma informatica.

Il sindaco Francesco Malara ha ringraziato personalmente il comitato promotore dell’iniziativa, Il presidente Sara Megale, Naty Fotia, Rosy Morabito e Maria Rizzuto , e tutte le donne oggi omaggiate  definendole “ instancabili ed energiche donne che incarnano le caratteristiche delle donne di montagna Passionali ed Orgogliose”. Questi sono ha detto i 2 sentimenti che maggiormente rappresentano i cittadini e la storia di Santo Stefano e che costituiscono contemporaneamente la forza e la zavorra degli stefaniti,  uomini e donne  che in passato hanno  deciso di lottare per l’affermazione delle proprie idee, che hanno scelto di  non accontentarsi della quotidianità  dei piccoli agi e del destino riservato soprattutto alle donne non ancora emancipate  nei piccoli paesi di montagna ma che hanno  scelto lo studio e la cultura  quale unico mezzo di riscatto sociale, 17 infatti è un grande numero rapportato alla popolazione di un paese di montagna a dimostrazione della nostra grande tradizione di crescita culturale.

Oggi omaggiamo donne che hanno scelto il sacrificio e l’impegno e che, anche quando le difficoltà consiglierebbero di rinunciare e di dedicarsi ai propri bisogni personali alle comodità della vita moderna, con abnegazione ed orgoglio e grande  responsabilità, sprezzanti del pericolo, in piena pandemia Covid hanno continuato a curare ed assistere gli ammalati e chi ha avuto bisogno di aiuto, degne eredi dei nostri avi, e testimoni viventi della nostra storia.

Il sindaco Malara  ha voluto consegnare personalmente, le targhe ricordo ai presenti ed ai congiunti degli assenti, a nome di tutta la cittadinanza Stefanita, sottolineando che la tutta la comunità è fiera ed  orgogliosa dell’operato delle proprie concittadine che portano alto il nome di Santo Stefano in tutta Italia.

Tanta emozione e commozione tra i presenti soprattutto al momento della consegna virtuale alle donne collegate da remoto che partecipavano alla manifestazione con la propria immagine proiettata su un pannello.

La manifestazione si è conclusa con un applauso scrosciante e grande soddisfazione per aver contribuito alla mitigazione del rischio pandemico nazionale, da un piccolo paese di periferia si erge una grande voce di solidarietà nel solco della nostra tradizione che ha contribuito all’unita d’Italia ed alla crescita di tutta la nazione

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