giovedì,Marzo 28 2024

Educazione alimentare e identità territoriale, la Città metropolitana scommette sulle “food policy”

L’Ente di palazzo “Alvaro” ha preso parte al webinar promosso da “Terra Madre Salone del Gusto di Slow Food”. Presente il sindaco Falcomatà e il consigliere delegato Carmelo Versace

Educazione alimentare e identità territoriale, la Città metropolitana scommette sulle “food policy”

Modelli, esperienze e percorsi virtuosi nel campo delle “food policy” si sono confrontate nell’ambito della tredicesima edizione del programma “Terra Madre Salone del Gusto”, la manifestazione internazionale promossa da Slow Food che ha acceso i riflettori sulle politiche locali del cibo con un webinar dal titolo: “Verso una food policy nella Città metropolitana di Reggio Calabria”. Un appuntamento, coordinato da Raoul Tiraboschi, di Slow Food Bergamo e a cui hanno preso parte il sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il consigliere metropolitano con delega al Marketing territoriale Carmelo Versace, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il sindaco di Andria Giovanna Bruno, il consigliere delegato alla Food policy del comune di Bergamo Roberto Amaddeo e l’assessore alle Attività produttive del comune di Lecce Paolo Foresio.

«Siamo davvero contenti di avviare questo percorso – ha detto in apertura dei lavori il sindaco Falcomatà – nella consapevolezza che il ruolo delle istituzioni rispetto alle politiche alimentari non possa essere relegato solo alla partecipazione a eventi fieristici che riguardano le varie filiere. In questo momento storico il nostro compito è ben maggiore e per quanto riguarda la Città di Reggio Calabria, ogni percorso di questo tipo deve partire innanzitutto dalla sua funzione educativa. Partendo dalle scuole – ha evidenziato – e dal tema delle mense che non deve riguardarci solo in relazione agli aspetti igienici e logistici ma anche come guida e indirizzo sul fronte della cultura alimentare. Un lavoro che deve spingerci a prestare la massima attenzione alla qualità dei cibi, ad un confronto costante con le cooperative di settore e privilegiando i prodotti a chilometro zero della filiera locale.

Si tratta di un percorso che abbiamo già iniziato, attraverso l’istituzione di una commissione mensa che non è solo un organismo politico ma uno strumento che si avvale dell’apporto di tecnici e di competenze specifiche che ci aiutano a coinvolgere e responsabilizzare anche i dirigenti scolastici e le famiglie. Accanto a ciò, in un periodo così difficile come quello attuale, abbiamo intensificato il dialogo con il Banco alimentare per evitare che le eccedenze della grande distribuzione non vengano sprecate ma destinate alle fasce più fragili della popolazione. Insomma – ha poi concluso il primo cittadino – il nostro vuole essere un percorso ragionato e consapevole in materia di food policy, che non trascuri gli aspetti formativi, sociali e naturalmente di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze».

«In seguito al blocco dei grandi eventi fieristici, la Città metropolitana ha iniziato un percorso a sostegno del comparto agroalimentare – ha poi spiegato il consigliere Versace – per far fronte alle difficoltà a cui è andato incontro il settore e il relativo indotto. Il percorso delle food policy è estremamente interessante e utile perché nasce in un contesto di rete, di scambio, promuovendo il confronto e la contaminazione virtuosa tra i diversi modelli in atto nelle diverse zone del Paese. Ma il vero valore aggiunto di questo progetto risiede nella sua capacità di partire dal basso, dunque perfettamente coerente con la visione che il nostro ente ha adottato. Nel nostro modello di food policy trova spazio l’idea di un ampio partenariato che concepisca il cibo non solo come elemento gastronomico ma anche come fattore educativo e di valorizzazione dell’identità territoriale. In questa direzione la riscoperta delle tradizioni e delle straordinarie diversità e unicità che caratterizzano il nostro territorio metropolitano, costituisce uno dei tratti distintivi delle food policy che Reggio Calabria intende sviluppare».

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