Taurianova, consegnata la prima casa a due migranti grazie al progetto “Supreme”
“Agenzia sociale per l’abitare” è il progetto di inserimento abitativo a sostegno dei migranti regolari che vivono nelle baracche di contrada Russo avviato dal comune di Taurianova di concerto con il consorzio Macramè, che rientra nell’ambito del progetto interregionale Su.Pr.Eme Italia, finanziato dalla Regione attraverso il Fondo asilo migranti integrazione

È stata consegnata ieri la prima casa a due dei migranti che da anni vivono nella baraccopoli di contrada Russo a Taurianova. Ciò si è reso possibile grazie al progetto di inserimento abitativo a sostegno dei migranti regolari che vivono appunto nelle baracche di contrada Russo denominato “Agenzia sociale per l’abitare”, avviato dal comune di Taurianova di concerto con il consorzio Macramè, rientrante nell’ambito del progetto interregionale Su.Pr.Eme Italia, finanziato dalla Regione attraverso il Fondo asilo migranti integrazione (Fami). Il progetto, a cui possono aderire tutti i proprietari di case sfitte abitabili nel comune di Taurianova e che sono disponibili a concederle in locazione, ha l’obiettivo di ridurre l’emarginazione sociale dei migranti, di promuovere l’inclusione sociale e favorire forme di accoglienza diffusa.
Grazie alle garanzie, alle agevolazioni economiche e sociali e all’erogazione di voucher integrativi che il Comune offre, i proprietari possono mettere a disposizione la propria casa, in tutta sicurezza. L’Agenzia sociale per l’abitare, stipulerà un contratto d’affitto a canone concordato con il proprietario e curerà l’inserimento dei migranti. E così è stato per Seydou e Idrissa, i due migranti provenienti dal Mali, che hanno un regolare permesso di soggiorno e un lavoro e dal 2016 vivono a Taurianova, in una delle baracche di contrada Russo. Ma oggi, grazie al progetto e alla signora Maria Magnelli, che vi ha aderito, possono finalmente avere una casa dignitosa dove abitare. La signora Magnelli, ha messo a loro disposizione una sua casa sita nella frazione San Martino e ieri mattina vi è stata la consegna ufficiale. Oltre al sindaco Roy Biasi erano presenti gli assessori all’Immigrazione Maria Fedele e alle Politiche sociali Angela Crea, il responsabile dell’area Welfare Andrea Canale, la responsabile di “Agenzia sociale per l’abitare” Noemi Asciutto e il mediatore culturale Drissa Diarra.
I ragazzi che hanno ricevuto il nuovo alloggio erano molto emozionati e si sono detti felici del fatto che per la prima volta un sindaco e un’Amministrazione si occupano di loro, facendogli avere una vera casa. Il sindaco Biasi ha fatto delle raccomandazioni ai due giovani, dicendo loro che dal momento che stanno intraprendendo una strada nuova, dovranno cercare di inserirsi al meglio nella comunità. «Visto che siete i primi, il vostro ruolo è strategico – ha spiegato ai due ragazzi il sindaco – perché dovrete essere bravi a interagire con la gente del posto e ad ergervi a simbolo di quell’integrazione che vogliamo. Il vostro esempio, se sarete bravi ad inserirvi nella comunità, farà in modo che il processo di integrazione avviato grazie a questo progetto prosegua e la gente faccia cadere quella diffidenza e quelle barricate costruite non per razzismo, ma per una sorta di tutela verso qualcosa di nuovo che non si conosce. In questo modo, anche altri proprietari di case, parteciperanno come ha fatto la signora Maria».
Il primo cittadino si è detto poi molto soddisfatto del progetto, che tra le finalità ha anche la realizzazione di un villaggio “green” proprio in contrada Russo, dove sono previste una serie di iniziative, come un campo di calcetto o un mercatino a km zero, per far vivere al meglio non solo chi vi abita da anni, ma anche gli stagionali di passaggio, eliminando definitivamente quella ghettizzazione che si è creata. «Speriamo che questo esempio possa prendere vigore – ha concluso Biasi – perché la nostra ambizione è svuotare il campo di contrada Russo e favorire finalmente un’integrazione equilibrata e legale».
«Sono molto soddisfatta di questa prima consegna – ha invece dichiarato l’assessore Fedele – anche se ci aspettavamo più partecipazione da parte della nostra comunità. Speriamo che questo sia il primo passo, che la gente stia più tranquilla sapendo che con la mediazione del Comune è più facile e più sicuro affittare le case ai migranti, permettendogli di fare una vita migliore». Oltre alla casa sono stati consegnati anche i voucher integrativi previsti a titolo di contributo di affitto/utenze. Nello specifico, il 50% dell’affitto concordato viene consegnato in anticipo dal Comune agli affittuari, mentre il restante è a carico dei migranti.