2 Giugno, il prefetto Mariani: «Tocca a noi garantire condizioni del vivere civile»|GALLERY
Festa della Repubblica: nel corso della cerimonia la consegna delle onorificenze e di una medaglia alla memoria per Carmine Ferraro, deportato in un lager nazista
La festa della Repubblica celebrata, per il secondo anno consecutivo in maniera inusuale per l’emergenza covid anche a Reggio Calabria. La giornata di celebrazioni per il 75° anniversario della proclamazione della Repubblica è iniziata stamattina alle 8 con la cerimonia dell’Alza Bandiera al Monumento ai Caduti, sul Corso Vittorio Emanuele III. Poco più tardi, davanti alle autorità civili e militari intervenute invece la benedizione e deposizione della corona d’alloro.
Alle 10 il cerimoniale si è spostato nello spazio antistante il Palazzo del Governo, a piazza Italia per la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica a cura del prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani.
Nel suo discorso il prefetto reggino ha rimarcato la «Celebrazione in sobrietà – per la quale è stata scelta piazza Italia, centro istituzionale della città». Ma rispetto allo scorso anno «Possiamo guardare con fiducia al futuro: i dati ci parlano di 35 milioni di soggetti vaccinati, a fronte di una diminuzione di casi e di ricoveri in ospedale nelle terapie intensive».
Quello che non si può dimenticare è invece la lezione della pandemia che – chiarisce Mariani «ci ha messo di fronte alle nostre fragilità di essere umani. Nessuno di noi avrebbe potuto immaginare una simile sfida e qualcosa che credevamo consegnato ai libri di storia. Da fragili abbiamo riscoperto i valori che ci richiamano all’essenza del nostro stare insieme». Tornando poi all’emergenza sanitaria il prefetto ha ringraziato «gli uomini e le donne che hanno compiuto lo sforzo per uscire dalla pandemia.
Come dice il presidente Mattarella è importante il lavoro in sinergia. Tocca a noi garantire condizioni del vivere civile. Dopo l’uscita dall’emergenza anche Reggio dovrà cogliere le prospettive dei fondi nazionali del Recovery per rinascere».
È iniziata poi la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di una medaglia d’onore alla memoria di un cittadino italiano, Carmine Ferraro, deportato in un lager nazista nella Seconda Guerra Mondiale (in foto il prefetto Mariani con il figlio di Ferraro).