giovedì,Aprile 25 2024

Motta, i residenti della frazione Casalotto Ferrina scrivono al Prefetto ma il sindaco non ci sta

In merito alla petizione presentata dai cittadini, il primo cittadino sottolinea: «Non è vero che non si è fatto nulla» e annuncia un incontro con una delegazione nei prossimi giorni

Motta, i residenti della frazione Casalotto Ferrina scrivono al Prefetto ma il sindaco non ci sta

«Una delle priorità di questa Amministrazione comunale è lo sviluppo del territorio attraverso la sicurezza e la libertà di ogni singolo cittadino. In questi ultimi anni abbiamo programmato e realizzato interventi in questa direzione, scontrandoci qualche volta contro abitudini consolidate che ormai non possono essere più accettate alla luce delle nuove disposizioni normative e di una nuova sensibilità delle autorità competenti nei confronti del territorio». A dichiararlo è il sindaco di Motta San Giovanni, Giovanni Verduci commentando la petizione inviata al Prefetto dai residenti nella frazione Casalotto Ferrina.

«Comprendiamo benissimo i disagi sopportati dalla comunità che risiede lungo l’argine destro del torrente Ferrina – aggiunge il primo cittadino – tanto da aver richiesto opportuni finanziamenti per realizzare un attraversamento che colleghi le abitazioni alla viabilità metropolitana Sp 21. Dopo alcuni circostanziati esposti, presentati sempre da cittadini del luogo, cui sono seguite convincenti sollecitazioni da parte della Regione, della Città metropolitana e della Prefettura, che si sono poi concretizzate in operazioni di controllo e indagini di polizia ambientale, ho disposto con l’ordinanza n° 121 del dicembre scorso, la messa in sicurezza degli attraversamenti e la chiusura dei varchi. In realtà già nell’estate precedente era stato interdetto il passaggio che attraverso il torrente Ferrina ha sempre consentito di giungere in via Agostino Plutino e ricordo che, pochi giorni dopo, il Comune era stato denunciato e accusato di averci ripensato riaprendo il varco mentre, in realtà, le barriere di cemento erano state sottratte da ignoti».

Verduci aggiunge che «la chiusura dei varchi ha interessato i torrenti Catrica, San Vincenzo, Saetta e Ferrina, come in passato l’Oliveto, e sono stati lasciati aperti, ma comunque sempre monitorati con l’attivazione di presidi di protezione civile in caso di allerta arancione e rossa, solo quelli indispensabili per accedere alle abitazioni o consentire il passaggio di mezzi di primo soccorso e pubblica sicurezza. Relativamente alla frazione Casalotto Ferrina inoltre, esiste una viabilità comunale alternativa che consente di raggiungere la SS 106, mentre appare difficile accogliere la richiesta di riaprire il varco a valle se nello stesso tempo si sostiene che quello aperto e monitorato a monte è molto pericoloso.

Così come non è vero che negli ultimi quarant’anni non è stato fatto nulla per quella frazione, questo è irrispettoso nei confronti di chi nel tempo si è impegnato, ricoprendo ruoli importanti nelle Amministrazioni comunali che si sono succedute, anche se oggi è tra i promotori e sottoscrittori della petizione. Nei prossimi giorni – conclude il sindaco – organizzeremo un incontro con una delegazione di cittadini per accogliere i loro suggerimenti e per meglio rappresentare cosa abbiamo già fatto per quella parte del nostro territorio».

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