giovedì,Aprile 25 2024

Intersezione sud rotatoria Pellaro Lume, Ancadic: «Alto rischio per la circolazione ciclopedonale»

Il referente unico Vincenzo Crea chiede un intervento urgente per rimuovere gli elementi di pericolo che insistono in quel tratto stradale

Intersezione sud rotatoria Pellaro Lume, Ancadic: «Alto rischio per la circolazione ciclopedonale»

«Scrivo per rappresentare una situazione di potenziale pericolo per i pedoni, soprattutto per le persone con disabilità motoria e per le mamme con carrozzine e passeggini, minacciata dal marciapiede nell’intersezione della rotatoria di Pellaro Lume in uscita da Reggio». Comincia così l’appello di Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic.

«Lo stesso – continua – è inspiegabilmente interrotto da un muro alto circa un metro che obbliga i pedoni a scendere dal marciapiede e proseguire sul piano viabile destinato agli automezzi, macchine e numerosi autotreni diretti tra le altre importanti attività commerciali allo stabilimento “Lavorazione Agrumi”, sulla ex via Nazionale verso Bocale e al Centro distribuzione Conad, rischiando di essere travolti dai veicoli in uscita dalla curva della rotatoria e diretti a scendere sulla via Sotto Lume e quartiere Scordino, giacché i conducenti non riescono ad avvistare in tempo utile i pedoni presenti sul tratto viario».

Crea spiega che «in tale tratto si formano degli ingorghi, spesso sono dovuti intervenire i carabinieri per far defluire il traffico, ingorghi dovuti al posteggio di veicoli da parte di automobilisti che si recano nell’ufficio postale situato a pochi metri e presso le attigue attività commerciali. Il posteggio disordinato e le conseguenti manovre arbitrarie mettono ulteriormente a repentaglio la circolazione veicolare, soprattutto quella pedonale. Un ulteriore elemento di pericolosità, soprattutto per il transito pedonale si è aggiunto in questi giorni, giacché è stato posizionato sull’orlo del marciapiede contro il muretto, un palo metallico sul quale è stato collocato a circa mt.1,40 dal suolo un apparecchio “conta veicoli” che reca pregiudizio per l’integrità fisica dei pedoni, tant’è che nella mattinata dello scorso 26 luglio un anziano signore, di cui ci riserviamo di fornire il nome, ha sbattuto con la testa».

Il referente unico dell’Ancadic conclude dicendo che «in merito alla questione sono stati interessati il Comune di Reggio Calabria, il sindaco metropolitano, l’Anas di Catanzaro e la sede di Reggio Calabria, la polizia municipale e per conoscenza la Prefettura, affinché ognuno per la parte di specifica competenza ponga in essere quanto necessario al fine di rimuovere il grave pericolo che minaccia la circolazione veicolare e ciclopedonale, ovvero realizzare le opere necessarie per garantire il transito, veicolare e ciclopedonale in sicurezza».

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