giovedì,Aprile 25 2024

Taurianova, tra le polemiche la “Festa dell’emigrante”. Il figlio dell’ideatore contro l’assessore Grimaldi

Gianluca Comandè accusa l’Amministrazione comunale di non aver avuto alcuna considerazione nei confronti del padre, non coinvolgendone la famiglia

Taurianova, tra le polemiche la “Festa dell’emigrante”. Il figlio dell’ideatore contro l’assessore Grimaldi

Si è ritrovata tra le polemiche la riuscitissima “Grande festa dell’emigrante”, svoltasi a Taurianova nell’ambito del cartellone delle manifestazioni estive. A sollevarle Gianluca Comandè, figlio di Mario, che ne fu l’ideatore. Con una lettera aperta rivolta ai suoi concittadini infatti, Comandè punta il dito contro l’Amministrazione comunale, e in particolar modo contro l’assessore Grimaldi, per non aver dato, a suo dire, il giusto riconoscimento al padre, non coinvolgendone la famiglia.

«Per chi mi non mi conoscesse – esordisce Comandè – sono figlio del defunto Mario Comandè, meglio conosciuto come “Totò” che ancora, a distanza di 21 anni dalla prematura scomparsa, tutti ricordano per la sua dedizione ed impegno nella società civile ed anche perché è stato il vero ideatore della “Festa dell’emigrante”. Festa nata negli anni ‘90 e che noi familiari, nel suo ricordo, portiamo avanti nonostante i notevoli sacrifici che andiamo ad affrontare di volta in volta. Ebbene, all’indomani della “Grande festa dell’emigrante” che ha avuto il “solito” successo degli anni precedenti e di cui non può che farmi piacere, provo molta amarezza nel constatare che un’Amministrazione, con a capo un sindaco che ha sempre sostenuto tale manifestazione nei suoi precedenti mandati, pur di riempire il tabellone estivo per riscuotere successo, ha preferito mettere da parte chi a tale Festa ha creduto tanto al punto da “inventarla”».

Comandè spiega che «come famiglia ci saremmo aspettati un “naturale” coinvolgimento da parte dell’assessore Grimaldi con delega allo Spettacolo e magari sarebbe stata l’occasione per manifestare il perché abbiamo preferito rinunciare ad organizzare la “Festa dell’emigrante” in quest’anno di pandemia, ma niente di tutto ciò. Nessuna considerazione, nessun rispetto! Cosa sia cambiato nel rapporto tra le precedenti amministrazioni e quella attuale (per la cui vittoria ho contribuito mettendoci la faccia) a noi è sconosciuto, anzi sarebbe cosa gradita se chi ha organizzato la festa ci mettesse a conoscenza. Invece, vorrei tranquillizzare i tanti amici e concittadini dispiaciuti e che non vedendoci tra gli organizzatori ci sono stati vicini con diverse manifestazioni di stima e di affetto, che la “vera” Festa dell’emigrante sarà presente nei prossimi anni, Covid permettendo».

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