mercoledì,Aprile 24 2024

Palmi, si discute di riforma della giustizia civile nel convegno dell’Ordine degli avvocati

Il presidente Parisi evidenzia «la preoccupazione di una riforma che muovendosi per accelerare i processi, rischia di danneggiare il diritto dei cittadini ad avere sentenze giuste»

Palmi, si discute di riforma della giustizia civile nel convegno dell’Ordine degli avvocati

La riforma della giustizia civile è stata al centro di un convegno che, organizzato dall’ordine degli avvocati di Palmi, è stato concluso da Fiammetta Modena, componente della commissione Giustizia del Senato. Sia l’esponente di Forza Italia, che la presidente della sezione civile del tribunale cittadino, Concettina Epifanio, hanno sottolineato criticamente lo scarso rilievo mediatico che tante volte viene dato ai problemi delle cause civile, rispetto a quelli del settore penale.

«Eppure si tratta di un dibattito che tra le forze politiche è ugualmente divisivo, se non di più, rispetto a quello della riforma del processo penale», ammette la senatrice. E risiede proprio nell’aver acceso i riflettori sull’altra metà del problema, il merito dell’ordine palmese che, tramite il presidente Antonino Parisi, hanno voluto sottolineare «la preoccupazione di una riforma che muovendosi per accelerare i processi, rischia di danneggiare il diritto dei cittadini ad avere sentenze giuste».

Proprio sull’accelerazione delle cause, ha argomentato la senatrice. «L’Unione europea – ha detto – con il Recovery found ci finanzia 16.500 assunzioni che perseguono l’obiettivo dello smaltimento dell’arretrato e la riorganizzazione dei Tribunali per consentire al giudice decisioni più rapide. L’imperativo è quello di smaltire il 90% di arretrato fino entro il 2026».

Scadenze precise, questa volta, e la spinta del governo Draghi, che al Senato ha già prodotto un primo via libera, sta per essere vidimata alla Camera con un altro voto di fiducia.

Legali e giudici criticano per una volta insieme, e Il convegno – un po’ in presenza e molto da remoto – ha avuto il merito di accendere i riflettori sull’altra metà del problema, corto circuiti compresi. «Ho avuto modo di chiarire recentemente anche in audizione al ministero – ha dichiarato la presidente Epifanio, a margine del suo intervento per l’indirizzo di saluti – che gli obiettivi ambiziosi che si vogliono perseguire con la proposta di riforma, sembrano di difficile realizzazione visti gli strumenti messi in campo che non sembrano rimedi efficaci, anzi assomigliano a dei veri e propri pannicelli caldi».

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