venerdì,Aprile 19 2024

Reggio, presentate le iniziative per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Il programma è promosso dall'Ufficio della Consigliera di Parità, dalla Città metropolitana e dal Comune in sinergia con l'azienda di trasporto, Confcommercio, Confesercenti e le associazioni della Rete “25 Novembre… e oltre”

Reggio, presentate le iniziative per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

I vicesindaci metropolitano e comunale, Carmelo Versace e Paolo Brunetti, insieme alle assessore di Palazzo San Giorgio Giuggi Palmenta e Rosanna Scopelliti, hanno preso parte, ieri mattina nella sede di Atam, alla presentazione delle iniziative organizzate per la ricorrenza del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, promosse dall’Ufficio della Consigliera di Parità, dalla Città metropolitana e dal Comune in sinergia con l’azienda di trasporto, Confcommercio, Confesercenti e le associazioni della Rete “25 Novembre… e oltre”.

Nel corso del suo intervento, il vicesindaco Brunetti ha parlato di «occasione fondamentale per sensibilizzazione la cittadinanza sulla tematica, drammaticamente attuale, della violenza di genere. Le donne – ha aggiunto –  hanno una marcia in più così come testimonia anche l’esperienza avuta con colleghe in giunta che, costantemente, ci stimolano a fare sempre meglio». Il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, ha ricordato come, molte volte, «la violenza non sia soltanto fisica. Spesso – ha detto – è un problema culturale che si può superare, così come hanno fatto in Spagna, iniziando a sederci alla pari nei tavoli che contano. Nel Paese iberico, infatti, è obbligatorio prevedere un’alta percentuale femminile nei consigli d’amministrazione delle società pubbliche. Dunque, dovremmo imparare a ragionare in un modo che, in alcuni contesti, purtroppo sfugge».

Così come Brunetti, anche Versace ha ringraziato Atam per «il grande sforzo che fa, il suo Cda è lo staff che collabora con noi anche sposando simili iniziative che si inseriscono in un percorso di educazione ai buoni sentimenti fin dalla tenera età». La conferenza stampa, moderata dalla responsabile delle comunicazioni di Atam Simona Argento, ha raccolto l’impegno e la testimonianza della Consigliera di Parità Paola Carbone, della rappresentante del Cda dell’azienda dei trasporti Melina Sangiovanni, e di alcune rappresentanti delle associazioni che compongono la “Rete 25 novembre… e oltre”.

L’occasione è stata utile anche all’assessora Giuggi Palmenta per fare il punto sulle fasi di progettazione della Casa delle donne: «Insieme al responsabile unico del progetto, abbiamo incontrato le associazioni per recepire indicazioni utili alla realizzazione di un’opera fondamentale e che fungerà da autentico punto di riferimento per l’intero territorio». L’assessora Palmenta ha sottolineato poi, «il grande lavoro di sinergia fra i vari settori della giunta comunale e che vede la forte collaborazione dell’assessore al Welfare Demetrio Delfino, impegnato in un percorso di preparazione ai vari step che porteranno alla realizzazione della Casa delle donne.

In stretta collaborazione con l’assessora Scopelliti – ha continuato Palmenta – per il 25 novembre metteremo in campo una serie di iniziative che vogliono lanciare un segnale importantissimo. Da Palazzo San Giorgio a Palazzo Alvaro fino al Castello Aragonese che saranno illuminati di rosso, fino a delle vere e proprie istallazioni su Piazza Italia che permetteranno, a chiunque si troverà a passare, di fermarsi a riflettere su un tema cruciale dei nostri tempi». L’assessora Palmenta ha quindi, ricordato l’impegno delle scuole e di come «il 25 novembre sia diventato materia di studio nei programmi di Educazione civica», ma anche l’impegno del Comune con manifestazioni simboliche come, la più recente, quella organizzata con le Federazioni di Basket e Pallavolo «nel celebrare, con un minuto di silenzio e leggendo un messaggio, la memoria di Hakimi, giovane pallavolista uccisa dai talebani in Afghanistan dove le donne sono tornate ad essere emarginate».

Giuggi Palmenta ha parlato di un «maschilismo che non può più essere presente, al di là di ogni cultura. Tutto ciò che facciamo – ha ribadito – è per favorire l’emancipazione delle donne», prendendo spunto dall’ultima misura denominata “Reddito di libertà” che «può essere soltanto un inizio e non certo un punto d’arrivo». Nel ringraziare Atam, Camera di Commercio, Confesercenti e ConfCommercio, l’assessore Palmenta ha concluso il suo intervento promuovendo l’iniziativa che vedrà «gli esercizi commerciali, in questo giorni, esporre delle locandine per ribadire da che parte sta Reggio ed aiutare a denunciare quelle donne che hanno paura di farlo e che non saranno mai sole».

L’assessora Rosanna Scopelliti ha rivolto un pensiero, oltre che alle vittime di femminicidio, anche a chi resta dopo delitti tanto efferati. «Sono – ha detto – figli che si trovano a dover vivere il dramma del rimanere orfani per mano dei propri padri. È un percorso importante da affrontare. In questa occasione – ha continuato – era fondamentale dare un segnale visivo e vivibile e, per questo motivo, abbiamo chiesto ad Elmar, la cui associazione gestisce l’Ipogeo di Piazza Italia, di offrire un contributo inserendo delle figure, all’interno degli scavi, che potessero raccontare l’evoluzione della donna da vittima a persona che ha il coraggio di reagire e riprendersi la propria vita in mano. Si tratta di un progetto artistico molto bello per rendere partecipe anche un luogo simbolo della nostra città».

L’assessora Scopelliti ha, quindi, rivolto un pensiero a Maria Chindamo ed a Maria Antonietta Rositani, rimarcando, successivamente, «l’importanza storica ed umana di una donna che ha rappresentato tanto nella presa di coscienza di un fenomeno spregevole e molto pericoloso: Tina Lagostena Bassi. È stata avvocato negli anni ’70 – ha ricordato – e per prima ha sostenuto in giudizio la difesa delle vittime del Circeo con un’arringa epica, improntata sul contrasto a quella mentalità che, oggi, è espressa nei cartelloni che denunciano come non sia mai la donna ad istigare la violenza, ma sono gli altri che pensano di potere agire indisturbati perché c’è una società tutto intorno che non vuole vedere o affrontare il problema. Tina ha rotto quel vetro di cristallo».

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