Locride terra di sbarchi. Nel 2021 soccorsi oltre 5.000 migranti
Il fenomeno migratorio non è nuovo a queste latitudini, ma da questa estate gli arrivi sulle coste del reggino si sono moltiplicati in maniera esponenziale
Quello che sta per finire sarà ricordato come l’anno degli sbarchi record sulle coste della Locride. Negli ultimi 7 mesi del 2021 si sono registrati ben 85 approdi, con oltre 5.000 persone soccorse in mare aperto a bordo di barconi in fuga da paesi dove soffiano venti di guerra. La rotta che ha visto come meta il porto turistico di Roccella Jonica è quella turca. Un viaggio senza soste lungo almeno una settimana costato migliaia di euro a siriani, iracheni, afghani ed egiziani, tra cui spesso minori non accompagnati. Il fenomeno migratorio non è nuovo a queste latitudini, ma da questa estate fino a pochi giorni fa gli arrivi si sono moltiplicati in maniera esponenziale, mettendo a dura prova l’organico delle forze dell’ordine e la macchina dei soccorsi. A lavorare senza sosta per garantire un’accoglienza dignitosa i volontari della Croce Rossa, che nello scalo roccellese grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale è riuscita ad avere un piccolo quartier generale per gestire al meglio le situazioni di emergenza. Come nel caso dell’ultimo sbarco in ordine di tempo in cui la protagonista è stata “Splendore”, la neonata siriana messa al mondo su un barcone in mezzo al mare “adottata” insieme alla sua mamma nel borgo di Camini. «Continuiamo ad essere presenti ad ogni sbarco – le parole del presidente Francesco Rocca – senza sosta e nonostante la fatica. Per tutti noi è importante la dignità e la protezione di ogni essere umano senza distinzione alcuna».
Dopo l’accorato appello del sindaco Vittorio Zito si è mossa anche la Prefettura, che ha provveduto ad allestire una tensostruttura in grado di ospitare 150 persone per espletare le procedure di identificazione, una nave quarantena al porto di Reggio e il progetto di ristrutturazione di un immobile comunale destinato a centro di prima accoglienza. Un plauso per la gestione dell’accoglienza ai migranti è giunto recentemente anche dal capo nazionale della Polizia di Stato Lamberto Giannini, ospite di un’iniziativa pubblica a Roccella. «Abbiamo dimostrato come il binomio “sicurezza-accoglienza” sia possibile – ha detto – perché noi dobbiamo garantire la sicurezza di tutti e soprattutto un processo legale di permanenza sul territorio. È prioritario salvare vite umane. Tutto questo penso contribuisca a far sì che l’Italia sia un grande paese. Occorre il rispetto delle regole, ma non possiamo sottrarci alle leggi dell’umanità».