giovedì,Aprile 25 2024

Scarichi fognari a Lazzaro, Ancadic: «Necessario spostare la rete fognaria comunale dai torrenti»

Il referente unico Crea sottolinea: «Il sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini informando la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta»

Scarichi fognari a Lazzaro, Ancadic: «Necessario spostare la rete fognaria comunale dai torrenti»

L’Ancadic torna ad occuparsi dello scarico fognario nel torrente Saitta di Lazzaro, esattamente sotto il ponte stradale del Corso Italia. «Il grave inconveniente igienico sanitario e potenziale danno alla salute e all’ambiente, anche marino – ha spiegato il referente unico Vincenzo Crea –  perdura giacché da un ulteriore pozzetto situato al centro dell’alveo fluviale lato monte nell’area antistante al ponte stradale del Corso Italia e a pochi metri dal pozzetto fognario oggetto della precedente segnalazione, fuoriescono liquami fognari che finiscono a mare.

La situazione è sovrapponibile a quelle più volte segnalate, quindi onde evitare di tediare chi legge evitiamo di soffermarci sui particolari abbondantemente scritti e riscritti con le precedenti segnalazioni, sottolineiamo soltanto che lo scarico costeggia le abitazioni e ribadiamo la urgente necessità di spostare la rete fognaria dall’ alveo fluviale. Anche in questo caso non si hanno notizie sulle iniziative intraprese per rimuovere definitivamente le criticità della rete fognaria comunale, non si sa se sia stata eseguita o sia in corso la progettazione riguardante le opere da realizzare e richiesti i relativi finanziamenti per la definitiva e immediata rimozione delle gravi criticità, che dovranno essere risolte.

Giova ripetere che il sindaco, quale autorità sanitaria locale ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini informando la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta, e che potrebbe essere chiamato a rispondere in caso si manifestassero danni alla salute dei cittadini, suoi amministrati, derivanti da tali gravi inconvenienti igienico sanitari (ci auguriamo che ciò non succeda mai). Lo scorso 28 dicembre sono state nuovamente interessati gli Enti e le istituzioni competenti, finanche il Governo nazionale».

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