venerdì,Aprile 19 2024

Asili nido comunali a Reggio, in arrivo 700mila euro per i pagamenti

Il Comune non partecipa al bando del Pnrr. Delfino: «Avevamo già in programma due nuove strutture ad Arghillà e Pellaro»

Asili nido comunali a Reggio, in arrivo 700mila euro per i pagamenti

In arrivo all’ufficio risorse comunitarie i 700mila euro di fondi Poc per i pagamenti degli arretrati delle cooperative che gestiscono gli asili nido a Reggio. «Qualche giorno per espletare la burocrazia e poi pagheremo – afferma l’assessore comunale al welfare Demetrio Delfino – così come sono arrivati i fondi per l’assistenza educativa e dei centri diurni».

La scorsa settimana una riunione con la prefettura, con i sindacati e le cooperative che gestiscono gli asili nido, durante la quale tutte le parti si erano impegnate ad accelerare la risoluzione. Lo stesso assessore spiega che, essendo fondi Poc,  la rendicontazione lunga e farraginosa, passa attraverso più uffici, dalle cooperative, dalla fatturazione.

Gli arretrati riguardano i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021. «Contiamo entro fine aprile e inizio maggio di allineare i pagamenti con gennaio, febbraio e marzo 2022. Resta il mese in corso da pagare, ma è un mese necessario affinchè si completi la procedura perché le risorse umane, dal Ministero, rispondono entro 20/30 giorni dalle nostre richieste di trasferimento fondi. Comunque un mese di ritardo sarà dovuto alla tempistica delle risposte» chiude Delfino. Agli esiti della riunione il sindacato ha sospeso lo stato di agitazione.

I fondi per gli asili nido nel Pnrr

Qualche giorno fa, la Regione Calabria ha informato che è stata prorogata fino a fine marzo  la possibilità per tutti i Comuni di poter accedere al bando nazionale per incrementare l’offerta degli asili nido grazie ai fondi del Pnrr. A quanto pare, secondo l’assessore, nella città dello Stretto, non ci sarebbe tutta questa richiesta, rispetto alle tre strutture esistenti, con solo un caso in attesa di sistemazione nella zona Sud della città.

Gli asili nido a Pellaro e Arghillà

«In realtà avevamo in programma di attivare altri due asili comunale: ad Arghillà e Pellaro, già finanziati con altri fondi comunitari. Non abbiamo presentato le richieste per la brevità dei tempi e per gli altri interventi programmati nel piano sociale. Non abbiamo forzato la mano perché, se ben si legge il bando, è vero che prevede i fondi per creare gli asili, ma resterebbero i problemi legati alla gestione. Se ne possono costruire anche dieci, ma i fondi per la gestione dove li troviamo? Si rischia di fare una struttura non funzionante. Inoltre non ci sono liste di attesa nei nostri asili, non c’è l’impellente necessità, stante la folta schiera di asili privati convenzionati. Ad Arghillà dobbiamo crearne uno con urgenza perché è un territorio complicato».

top