giovedì,Aprile 25 2024

Taurianova, Amministrazione e Proloco ai ferri corti: «Manifestazione negata per vendetta personale»

Il Consiglio direttivo dell’associazione accusa l’assessore Grimaldi di prestare il fianco a due consiglieri

Taurianova, Amministrazione e Proloco ai ferri corti: «Manifestazione negata per vendetta personale»

E fu così che una manifestazione negata, è stata la causa della rottura di ogni rapporto tra l’Amministrazione comunale e la Proloco “Taurianova nel cuore”. Una decisione estrema quella del Consiglio direttivo dell’associazione, frutto di quello che viene considerato un affronto, in particolar modo da parte dell’assessore agli Eventi di promozione Massimo Grimaldi, al solo scopo – secondo quanto dichiarato – di aiutare in una “vendetta personale”, alcuni consiglieri comunali (probabilmente Mino Gallo e la new entry Francesco Bellantonio, entrambi ex associati della Proloco, e l’ultimo addirittura ex presidente).

«Grimaldi inadatto a ricoprire ruoli istituzionali»

«Quando abbiamo deciso di abbracciare le nobili finalità del volontariato con la Proloco – spiega il Consiglio direttivo – avevamo immaginato che la crescita culturale della nostra città avesse a disposizione un ulteriore strumento per il raggiungimento degli scopi che una società ambiziosa del tempo presente deve avere. In questi anni siamo stati a disposizione, sempre in forma gratuita, della nostra comunità e degli amministratori pro-tempore che l’hanno guidata, senza distinzione di colore o di appartenenza politica.

Nel recente periodo di pandemia non abbiamo lesinato sforzi e impegno: l’assistenza alle famiglie in isolamento Covid è stata la nostra priorità, così come il supporto giornaliero al Centro vaccinale e il sostegno alimentare a circa 1.300 persone. Abbiamo voluto fare questa premessa espressamente per ricordare agli smemorati di mala fede cosa ha rappresentato la Proloco taurianovese in questi lunghi anni e soprattutto perché mai potevamo immaginare di subire attacchi subdoli e spregevoli da parte dell’attuale Amministrazione comunale. La volontà dell’assessore Grimaldi di assecondare le voglie di “vendetta” di alcuni consiglieri comunali nei confronti della Proloco, dimostra in maniera inequivocabile tutta la sua inadeguatezza a ricoprire prestigiosi ruoli istituzionali».

Il tentativo di “copiare” l’Infiorata

Il Consiglio direttivo continua ricordando che «tra le tantissime attività realizzate in tanti anni dalla Proloco, l’Infiorata, considerata nel mondo tra le maggiori rappresentazioni delle arti effimere, è quella che sicuramente rappresenta l’eccellenza, avendo riscosso negli anni un successo sempre più elevato, tanto da avere esposta la locandina nel Palazzo degli Stati generali della cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria, inserita tra gli itinerari turistici più importanti suggeriti nel portale della Regione e quale simbolo della città di Taurianova sul portale Google Heart. Purtroppo, come successo per altre grandi manifestazioni in tutta Italia, la pandemia ha interrotto e bloccato ogni tipo di attività per due anni e mezzo. Per fortuna, grazie al miglioramento della situazione pandemica e alla fine dello stato di emergenza, abbiamo finalmente ripreso a pensare l’organizzazione della quinta edizione dell’Infiorata, prevista per il 9-10 e 11 giugno 2023.

Contestualmente, si era deciso di differenziare il nostro impegno a favore della prossima estate presentando all’assessore Grimaldi un progetto innovativo di unificazione tra sport, spettacolo, artigianato ed enogastronomia. Alle prime resistenze dimostrate dall’ineffabile assessore e di qualche (solito) consigliere, abbiamo cercato addirittura di apportare delle modifiche all’evento, ma purtroppo la risposta è stata sempre e solo no. Al massimo, proprio per accontentarci, ci veniva consentito di dirottare e dividere la manifestazione in altre zone del paese, di fatto imponendoci di snaturarla dal suo progetto originario.

Nonostante la consapevolezza di non rientrare per riflesso tra le grazie dell’assessore, non pensavamo si potesse arrivare al punto di inventare un ridicolo tentativo sbiadito di copia e incolla della nostra rinomata “Infiorata”, escogitando la prima edizione della Rinascita dell’arte effimera, “rubando” il format e la tipologia della nostra manifestazione originale. Riteniamo fortemente offensivo il maldestro tentativo di Grimaldi di rimediare (furbescamente) alle lacerazioni prodotte, cercando di porre una toppa che si è rilevata peggiore del buco».

La figlia del consigliere

La Proloco, racconta poi di un incontro con l’assessore Grimaldi, avvenuto nella stanza del sindaco «dove oltre a lui era presente, non sappiamo in quale veste, una giovanissima ragazza che interveniva alla discussione ponendosi come interlocutrice dell’Amministrazione, vantando il solo titolo di essere figlia di un consigliere comunale. Sul contenuto del confronto preferiamo sorvolare e stendere un velo pietoso, ma quanto successo dà il senso del piglio e del garbo istituzionale dell’assessore Grimaldi. Mai ci era capitato di vivere quanto scritto. Gli organi commissariali e le Amministrazioni precedenti, pur nella diversità di alcune vedute, hanno sempre dimostrato rispetto e attenzione nei confronti della Proloco. Consideriamo tale atteggiamento lesivo e spregevole. Una persona che attraverso il suo incarico pubblico utilizza i soldi dei cittadini per assecondare perversi propositi di vendetta istituzionale di alcuni consiglieri, è immeritevole, dal nostro punto di vista, di mantenere un posto di rappresentanza nei confronti della cittadinanza».

La rottura di ogni rapporto

A tal proposito, il Consiglio direttivo, unitamente a tutti i soci, ha annunciato l’intenzione di «interrompere ogni attività di collaborazione con questa Amministrazione, garantendo solo ed esclusivamente l’impegno di volontariato sociale a favore delle famiglie in difficoltà. Non ci resta altro che chiudere questo nostro sfogo, facendo i nostri più sentiti “ringraziamenti” all’assessore Grimaldi e ai consiglieri interessati per questa “effimera” vittoria che produrrà, è bene che si sappia, una bruciante sconfitta per la città».

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