venerdì,Aprile 19 2024

Rosarno, l’Arma parla con gli studenti di bullismo e cyberbullismo

Prosegue la campagna nazionale dei Carabinieri sulla Formazione della Cultura della Legalità rivolta ai giovani

Rosarno, l’Arma parla con gli studenti di bullismo e cyberbullismo

I carabinieri della compagnia di Gioia Tauro hanno incontrato gli studenti delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo Statale Marvasi-Vizzone di Rosarno, nell’ambito della campagna nazionale dell’Arma sulla Formazione della Cultura della Legalità.

L’incontro con circa sessanta tra alunni e insegnanti di quattro classi quinte della scuola Primaria, organizzato in stretta collaborazione con la professoressa Simona Monteleone, ha riguardato il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, argomenti al centro dei progetti avviati dallo stesso istituto e denominati “Safer Internet Day” e “Together for a better Internet”.

Tra i relatori dell’Arma intervenuti, anche il comandante della locale Tenenza Carabinieri di Rosarno, il tenente Vincenzo Acampora, e il dirigente scolastico Giuseppe Enurnea e altri rappresentanti della Benemerita locale. I due fenomeni sono stati trattati attraverso l’analisi di casi concreti dinnanzi a un giovane uditorio particolarmente partecipe.

Argomenti molti sentiti sui quali gli stessi giovani, molto spesso scevri da condizionamenti esterni, hanno ben chiara la soluzione dei problemi, fondando le loro convinzioni sulla purezza del loro animo, e hanno pertanto molto da insegnare anche agli adulti.

Nel corso dell’incontro si è ribadita l’opportunità di sviluppare la sensibilità per identificare un episodio di bullismo e comprendere cosa si possa concretamente fare a seguito di tale identificazione. A seguire la pesca di alcuni pensierini da barattoli e la trattazione del tema del cyberbullismo. Sebbene legato al bullismo, esso si differenzia per la maggiore pervasività della violenza che trascende i limiti spazio-temporali del mondo reale, per la possibilità di mantenere, almeno inizialmente, l’anonimato e per la scarsa remora etica dovuto anche all’assenza di una relazione diretta tra vittima e aggressore.

Le domande e le osservazioni sull’argomento sono state ricche di curiosità, spaziando dalle criticità che la navigazione sui luoghi digitali può presentare ai canali istituzionali da attivare in caso di un episodio di cyberbullismo.

L’incontro, si è concluso con il rinvio al prossimo anno scolastico per una serie di altre iniziative di collaborazione tra l’Arma Locale e l’istituto scolastico, attesi il notevole interesse manifestato dall’uditorio e la fondamentale importanza del percorso avviato per la formazione della cultura della legalità rivolto ai giovani.

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