sabato,Aprile 20 2024

Reggio, Giordano (Confapi): «Occorre rifondare una classe dirigente per il paese»

Prendendo le mosse dal libro di Tonino Perna, la riflessione del presidente della sezione Turismo, convinto che si deve ripartire da associazionismo e volontariato

Reggio, Giordano (Confapi): «Occorre rifondare una classe dirigente per il paese»

«Il lavoro editoriale del professor Tonino Perna, senza soffermarci nelle questioni specifiche del libro, dona spunti di riflessione su un problema enorme, dove ad essere coinvolta non è soltanto Reggio Calabria, ovvero quel fenomeno generalizzato, purtroppo, della carenza di classi dirigenti – ai vari livelli – adeguate alle necessità dei nostri tempi». 

Così Giovanni Giordano, imprenditore turistico, Presidente Confapi Turismo Calabria e delegato regionale MAAVI (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane) offre il suo spunto di riflessione in merito al libro presentato presso il Giardino dei Monfortani di Reggio Calabria proprio dall’ex vicesindaco, “Diario: 385 giorni a Palazzo San Giorgio”. 

« A questo proposito, Alec Ross – esperto di tecnologia e già consulente del Dipartimento di Stato Americano – racconta dei “Furiosi anni ‘20”, con un occhio al passato ed uno al futuro. Egli afferma che quelli appena cominciati decideranno la partita degli anni a venire. Molti sono gli elementi che ci avvicinano agli anni ‘20 del secolo scorso: malattie pandemiche, venti di guerra, grande depressione economica. In poche parole: il buio delle profonde crisi. Proprio dal buio della fine degli anni ‘20, durato fino alla Seconda Guerra Mondiale, l’Italia ripartì più fiera e speranzosa che mai. L’Italia del Boom Economico, che tutti conosciamo, fece la sua apparizione tra gli stati più avanzati del Vecchio Continente. Questo fantastico percorso, però, fu sostenuto e reso possibile da una nuova e giovane classe dirigente (post bellica e repubblicana) che guidò al Miracolo Economico; quella classe dirigente che oggi manca». 

Per Giordano si può quindi affermare, «senza tema di smentita», che il problema dei problemi, la questione delle questioni, il dramma che pesa come un macigno sul futuro dell’Italia – e soprattutto del Mezzogiorno – è proprio la classe dirigente che non c’è e che difficilmente ci sarà, data l’emigrazione delle migliori risorse umane. 

Considerando che la storia dei flussi migratori dal Meridione ci racconta che sono andate via le braccia e negli ultimi decenni le menti – argomenta Giordano – serve una coraggiosa e visionaria missione capitanata dalle menti più illuminate del nostro Paese. «Persone cristalline ed autorevoli che sposino l’unica vera grande ed esistenziale sfida: formare una nuova classe dirigente che possa ricostruire il Paese e – in particolare – un Mezzogiorno ridotto in macerie»

Per questo il presidente di Confapi turismo punta sul variegato mondo dell’associazionismo e del volontariato: « Non sempre sufficientemente conosciuta e valorizzata. Spesso si manifesta silenziosamente, ma diffusamente in ogni ambito della Società, a partire dalla Formazione e dalla Cultura. A volte anche più visibilmente, con gesta eroiche di tante donne e tanti uomini nei molti drammi vissuti dal nostro Paese, a partire dalle guerre fino alle numerose catastrofi naturali. Un mondo, dunque, che si fa sintesi di valori, coraggio e generosità e che potrebbe prendere in carico l’obiettivo esplicitamente dichiarato: dare al Paese una sana, capace e autorevole classe dirigente che oggi – appunto – purtroppo non c’è».

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