giovedì,Marzo 28 2024

Conferenza Internazionale di Vienna, Festicini tiene alto il nome di Reggio

Il reggino, responsabile dell’ufficio dei diritti umani dell’Istituto nazionale azzurro è presente in qualità di esperto di diritti tra gli Ordinatari Militari per la pace

Conferenza Internazionale di Vienna, Festicini tiene alto il nome di Reggio

C’è anche un reggino doc all’importante evento organizzato dall’Ordinario Militare di Vienna, S.E. Mons. Werner Freistetter (Ordinario Militare dell’Austria e Vice Presidente del Comitato Scientifico dell’INA) a cui stanno partecipando gli Ordinari e delegati d’Europa, America Latina e M.P. Giulio Cerchietti (Officiale della Congregazione dei Vescovi della Santa Sede), la Dott.ssa  Christine Jeangey ( Officiale del Dicastero della Sviluppo Umano Integrale) assieme e molti altri specialisti, che sono giunti nella capitale Austriaca per confrontarsi e per organizzare nei minimi dettagli il prossimo corso di formazione

All’importante Convegno che si sta svolgendo a Vienna in questi giorni, Lorenzo Festicini, presidente dell’Istituto nazionale Azzurro e specialista in diritti internazionali, in collaborazione con il Dicastero per il servizio e lo sviluppo umano e gli Ordinatari Militari si sta dando da fare per la programmazione del prossimo corso internazionale di formazione al diritto umano internazionale

Di fatto, il programma prevede la discussione di diverse tematiche sensibili di attualità come la guerra in Ucraina, ruolo e identità degli Ordinariati Militari, Pandemia, focolai di guerre in varie parti del mondo, ruolo del diritto umanitario dei nuovi scenari internazionali, presentazione dell’associazione Militare Internazionale.

«L’Istituto Nazionale Azzurro, per mano del suo presidente Lorenzo Festicini – si legge in una nota – ancora una volta, sta dando dimostrazione di grande spessore, presenziando e contribuendo come parte attiva su delle tematiche locali e mondiali che hanno una certa esigenza di attenzione. La pace nel cuore porta la pace nel mondo, non basta essere in pace solo occasionalmente, ma si deve trattare di una situazione di pace costante. La mancanza di pace e l’incapacità alla pace sono i segni caratteristici di un mondo lontano da Dio. Chi accetta l’offerta di Dio e si lascia instillare nuovi valori incorruttibili per la propria vita, arriva a ottenere pace con Dio; diventa giustificato dalla fede in Gesù e ottiene pace. La crisi Ucraina ha sconvolto l’Italia e il Mondo intero. Bambini, anziani, donne inermi, ma anche tanti mariti, padri, nonni stanno vivendo una condizione disumana per colpa di qualcuno che si sente al di sopra di Dio. La missione di pace promossa dalla Santa Sede sta ottenendo dei risultati positivi, di fatto l’incontro che si sta svolgendo a Vienna tra gli Ordinatari Militari è consacrato per cercare di ridurre i tempi e portare la pace, prima possibile, nel cuore dei deboli e dei potenti. I cristiani devono essere operatori di pace ovunque e sempre, offrire l’esperienza di Dio nostra Pace agli uomini e donne spaventati dei nostri tempi».

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