mercoledì,Aprile 24 2024

Reggio, il ricordo di Massimo Bandiera: assegnati i premi “Gentilezza nello sport”

La musica e i colori dello Stretto hanno fatto da cornice a un bellissimo omaggio verso Massimo, in una serata dedicata alla sua memoria in cui erano presenti tutti i suoi amici reggini

Reggio, il ricordo di Massimo Bandiera: assegnati i premi “Gentilezza nello sport”

Nato a Siracusa, ma con Reggio Calabria incastonata nell’anima. Massimo Bandiera se ne è andato troppo presto. Lo scorso settembre, dopo aver a lungo combattuto, una malattia lo ha strappato in maniera precoce ai suoi affetti, al suo calcio, alle sue passioni. 

Ha lavorato nel Siracusa e nel Cosenza, ma è sopratutto in riva allo Stretto, indossando i colori amaranto, che ha lasciato un’impronta profonda. Ed è qui che oggi viene ricordato, omaggiato dalla prima edizione del premio “Gentilezza nello Sport”, tenutasi ieri in un noto lido cittadino. A ricevere i premi sono stati Giuseppe Sapienza, ex responsabile della comunicazione del Milan, Franco Iacopino, già dirigente di Reggina, Catanzaro e Modena, e la regista Cettina Mammoliti.

Le testimonianze

Una serata, ideata e condotta dal giornalista Giusva Branca, ricca di emozioni, aneddoti e ricordi, a partire da quelli di Sapienza, l’uomo che indirizzò Massimo verso il mondo del calcio e in particolare verso Reggio: «Un giorno venne da me a Siracusa – ha raccontato ai nostri microfoni – perché entrambi siamo originari di Siracusa, e mi disse che voleva fare un’esperienza nel mondo del calcio. Ed io gli dissi: “Perché non la Reggina?”. Gli amaranto in quel periodo erano anche la squadra meridionale più forte ed organizzata. E così che iniziò la lunga storia d’amore con questa squadra. Massimo era innamorato del calcio e di questa terra e si è speso in maniera costante e professionale per Reggio Calabria».

Presente la compagna

Tra i presenti, molto emozionata, anche la compagna di Bandiera, Cecilia Pricoco: «Massimo era una persona per bene, una di quelle persone che ce ne sono poche in giro. E che si spendeva per il suo lavoro a costo di trascurare la sua stessa salute. Pur non essendo di Reggio, ha dato l’anima a questa città».

La musica e i colori dello Stretto hanno fatto da cornice a un bellissimo omaggio verso Massimo, in una serata dedicata alla sua memoria in cui erano presenti tutti i suoi amici reggini; una seconda famiglia che si era creato in una città a cui lui si è donato completamente, mettendo a disposizione forza, gentilezza e  sorriso. 

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