giovedì,Aprile 25 2024

«Voltagabbana», «hai saltato la fila per il vaccino»: rissa social tra Scanzi e Dieni

Ad accendere la miccia il giornalista commentando il cambio di casacca della deputata che non gliele ha mandate a dire

«Voltagabbana», «hai saltato la fila per il vaccino»: rissa social tra Scanzi e Dieni

È “guerra social” quella scatenatasi in queste ore tra la deputata Federica Dieni e il giornalista e scrittore Andrea Scanzi. Ad accendere la miccia, proprio quest’ultimo, che ha accusato la Dieni di essere una «voltagabbana», per via del suo recente approdo politico tra le fila di Italia viva. «Sapete chi è questa qua? Federica Dieni. Vice presidente del Copasir. Movimento 5 Stelle», scrive Scanzi sulla sua pagina Facebook, pubblicando una foto della deputata. «Con i 5 stelle ha fatto due mandati alla Camera – si legge ancora nel post -. Era eletta per due legislature con i 5 stelle in Calabria. A inizio agosto, pochi giorni dopo la conferma della regola dei due mandati, ha annunciato il suo addio al Movimento.  Sapete dove si è accasata? Da Renzi. È entrata in Italia viva (cioè nel vuoto). La Boschi è stata la prima a darle il benvenuto. La quantità di voltagabbana, casi umani e/o scalzacani che i 5 Stelle hanno regalato alla politica è allucinante. Allucinante.  Che vergogna continua e totale».

Pronta la risposta della Dieni. «Mi fa piacere che qualche intellettuale si diverta a fare il tiro al piccione soprattutto contro le donne – risponde sulla sua pagina Facebook – utilizzando immagini private come quella del mio viaggio di nozze, per denigrare chi fa una scelta che ad alcuni può sembrare sbagliata. Mi fa piacere che dopo 9 anni e mezzo si accorga che esista. Ho lavorato tanto con senso del dovere, prodotto centinaia di interrogazioni parlamentari e atti che sono facilmente verificabili sul sito della Camera, ho provato a sopperire alla mancanza di consiglieri comunali e regionali nel mio territorio occupandomi anche e soprattutto di problemi legati alla mobilità, ai servizi mancanti, sono stata ovunque tutti i fine settimana quando non ero impegnata alla Camera in questi anni e lo rifarei per senso di responsabilità istituzionale e per aiutare chi ha bisogno sempre per quanto possibile.

Ho lavorato in un comitato che si occupa di sicurezza della Repubblica, il Copasir, solitamente composto da soli uomini, io unica donna e vicepresidente dello stesso sempre con alto senso di responsabilità. Ho rinunciato al tempo personale ma solo per passione politica e non rinnego e non rimpiango nulla. Ci sono tanti parlamentari, sconosciuti ai più, che lavorano a testa bassa e in silenzio per potare avanti il proprio lavoro anche senza supporto e a volte, avendo “contro” il proprio stesso partito che seleziona chi può parlare e cosa dire. Sul Movimento 5 stelle non dirò nulla di male, molte motivazioni le terrò per me. Il cambio casacca è quando si decide di cambiare in corsa per costruire altro. Nel mio caso ho preso atto della fine di un percorso e a Camere sciolte, quindi a legislatura finita, ho scelto altro».

Detto questo, la Dieni incalza sostenendo che «ognuno è libero di pensarla come crede ma denigrare una scelta non è mai sensato e redditizio. Non mi abbasso a rispondere ai megafoni di chi ha un ego smisurato e che fa il predicozzo mentre salta la fila prendendo il posto di persone più fragili per fare prima il vaccino. Facile con la propria visibilità da salotto provare a colpire persone poco visibili ai più, posso però assicurare che ciò non mi scalfisce anzi mi fa maggiormente ritenere la mia scelta corretta. Ho le spalle larghe e sono abituata ai bulli da tastiera, poi però non si faccia la morale parlando di violenza soprattutto di genere».

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