venerdì,Marzo 29 2024

Musaba, Spirlì non è più il vicepresidente: «Decisione presa in accordo con Hiske Maas»

L’ex presidente ff della Regione chiarisce: «Impegni lavorativi e di famiglia non mi consentono più di essere presente come prima»

Musaba, Spirlì non è più il vicepresidente: «Decisione presa in accordo con Hiske Maas»

Ha fatto molto discutere e creato non pochi fraintendimenti il post pubblicato sulla pagina Facebook del Musaba, il Parco museo Santa Barbara di Mammola, attraverso il quale veniva annunciata la fine della collaborazione con Nino Spirlì, ex presidente f.f. della Regione.
Il tono del post, che recita: «Hiske Maas, dopo varie riflessioni, è arrivata alla conclusione che la fondazione Musaba Spatari-Maas non necessita di un vicepresidente. Ringrazia Nino Spirlì per il suo supporto nella promozione del Musaba e per far conoscere ancora di più l’arte e l’architettura di Nick Spatari. Comunque continuerà questa amicizia», aveva fatto pensare a un “divorzio” turbolento, ma lo stesso Spirlì, raggiunto telefonicamente da Ilreggino.it, ha smentito tutte le voci che si sono susseguite subito dopo la pubblicazione del post.

I chiarimenti di Spirlì

«È stata una decisione presa di comune accordo – ha sottolineato Spirlì – perché impegni lavorati, di famiglia e di salute non mi consentono più di dedicare il tempo necessario. Quando quest’avventura è cominciata, è perché ci siamo resi conto che il Musaba aveva bisogno di un lancio pubblicitario e così, in otto mesi ho contattato tutti i media nazionali che ci hanno regalato passaggi televisivi importanti, in più ho avvicinato a questa realtà l’amministrazione regionale e le varie istituzioni, facendo scendere da Roma per ben due volte la sottosegretaria al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nel governo Conte Lucia Borgonzoni.
Sono così riuscito ad alternare lo spirito ribelle che serve molto all’arte ma meno se si vuole arrivare a una pacificazione con le istituzioni che permetta di ambire e ottenere fondi per tenere in vita il Musaba e la Fondazione sicuramente necessita di fare un passo in avanti in tal senso. Ci sono ancora molte cose che vanno risolte, come l’adeguamento della struttura per i disabili, un intervento estremamente importante, e l’abbattimento del divieto di far entrare i passeggini dei bambini».

Spirlì ha quindi spiegato che nonostante la decisione assunta, continuerà a dialogare con Hiske Maas per cercare di risolvere quelle che sono le “debolezze” del museo, ma «ho tante cose da fare. Ho ripreso la collaborazione con la stampa nazionale, sto ultimando il mio terzo libro e soprattutto ho delle difficoltà fisiche che non mi consentono di essere presente come nei mesi scorsi. Come ho già dimostrato in politica – ha sottolineato – non faccio il collezionista di incarichi, rimango vicino al Musaba e a Hiske, che è un’amica, ma non ho bisogno di occupare altre poltrone. Chi mi conosce sa che sono molto schivo e che se non posso dare il mio massimo preferisco non occupare strapuntini solo per avere un incarico».  

L’ex presidente f.f. della Regione si è poi voluto rivolgere ai «soliti cretini che gioiscono della presunta defenestrazione», sostenendo che «dovrebbero rigirarsi le maniche e cominciare a fare quanto ho fatto io in questi otto mesi, perché di gente disposta a lavorare gratis e con impegno non ne ho mai vista. I leoni da tastiera dovrebbero farsi un esame di coscienza invece di non fare nulla e di nutrire solo invidia nei confronti dell’altro. I calabresi devono liberarsi di questa dannazione e guardare alle cose belle, altrimenti la nostra terra rimarrà sempre povera, soprattutto di spirito.
Non trovo giusto – ha continuato – ereditare “posti” sicuri, tant’è che ho rinunciato all’incarico che mi aveva offerto Salvini. Dopo l’esperienza alla Regione avrei potuto chiedere un collegio sicuro, ma non l’ho fatto. Avevo un progetto politico amministrativo con Jole Santelli e Matteo Salvini e l’ho portato avanti dimostrando come si può amministrare una regione difficile come la Calabria senza avvisi di garanzia e soprattutto ho insegnato che si può governare senza rubare».

Per quanto riguarda i progetti futuri, Spirlì ha annunciato di avere in lavorazione il suo terzo libro, definendolo una provocazione, che dovrebbe essere pubblicato entro la fine del prossimo anno. In più ha ripreso a curare la sua vecchia rubrica su Ilgiornale.it e sta svolgendo incarichi interni al partito della Lega. «Sono uscito dalle solite polemiche locali – ha concluso – mi godo la famiglia e curo la salute. Ma sono soddisfatto perché in otto mesi al Musaba ho decuplicato le visite solo con impegno e passione».

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