Siderno, consegnato il premio Borghinfiore ad un antico borgo della Locride
Il progetto è nato nel 2000 con lo scopo di valorizzare i centri storici della Riviera dei Gelsomini. Katia Aiello (Sidus Club): «La conoscenza del territorio è una lingua che va insegnata sin da bambini, solo così si può apprezzare la bellezza e custodirla nel tempo»
di Tonino Raco – Dopo 6 anni di stop torna il premio Borghinfiore, un progetto istituito nel 2000 su impulso dell’associazione no profit Sidus Club di Siderno e dal Corsecom guidato da Mario Diano con l’obiettivo di qualificare e valorizzare i centri storici della Riviera dei Gelsomini, affinché questi potessero ricevere un’attenzione maggiore ed un’amministrazione sempre più diligente.
Così il gruppo Borghinfiore, composto dai membri di più club service della Locride, per più di 10 anni ha contribuito a rilanciare il territorio conferendo il premio alle realtà più meritevoli.
Quest’anno a ricevere l’ambito premio nella sala consiliare del comune di Siderno è stato il borgo di Camini, piccolo paese collinare diventato – si legge nella motivazione del riconoscimento – “borgo dell’accoglienza e della multiculturalità, dimostrando che aprirsi ad altre culture significa crescere e arricchirsi a livello umano e sociale e promuovere così lo sviluppo del territorio”. Camini è stato ritenuto infatti protagonista dei progetti di accoglienza Sprar, grazie ai quali il borgo “ha ritrovato nuova vitalità sociale e culturale attraverso il rilancio di attività di recupero delle tradizioni locali e la nascita di laboratori artigianali”.
Il premio è stato ritirato dal sindaco di Camini Giuseppe Alfarano.
«Il progetto Borghinfiore – ha spiegato Anna Maria Ferraro Macrì, coordinatrice del progetto – vuol far sì che i cittadini dei borghi della Locride si approprino della loro identità, non solo per le bellezza paesaggistiche ma per la cultura, l’archeologia e la storia di questi luoghi».
Premiato nel corso della serata anche il parco d’arte Musaba di Mammola con il premio “Sole d’argento” e il comune di Grotteria con il premio “Archeoinfiore” per i numerosi reperti archeologici rinvenuti in località Santo Stefano.
«Questa è la giornata conclusiva di un percorso molto lungo – ha evidenziato Katia Aiello, vicepresidente Sidus Club – un percorso caratterizzato dalle passeggiate all’interno dei borghi storici della nostra Calabria ed in particolare della Locride. Oggi viene premiato in particolare un borgo che si è distinto per vari aspetti tra i quali anche la bellezza, la qualità della vita, la pulizia.
Il nostro è un territorio certamente fragile – ha aggiunto – ma che ha delle bellezze artistiche, architettoniche e naturali che sono davvero invidiabili. Sidus Club lavora oramai da 40 anni su progetti di questo tipo e non si è mai fermato, coinvolgendo spesso anche le scuole e i bambini, perché la conoscenza del territorio è una lingua secondo me e come tale va insegnata sin da piccolini, solo così questa bellezza può essere apprezzata e custodita nel tempo».
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