giovedì,Marzo 28 2024

Taurianova, la “Monteleone-Pascoli” celebra la Giornata della memoria

La Shoah spiegata agli alunni attraverso varie testimonianze

Taurianova, la “Monteleone-Pascoli” celebra la Giornata della memoria

Anche l’Istituto comprensivo Monteleone – Pascoli di Taurianova ha celebrato la Giornata della Memoria. L’incontro, svoltosi nel plesso della Scuola secondaria “G. Pascoli”, alla presenza della dirigente scolastico Maria Concetta Muscolino, ha visto la partecipazione di Nicola Marazzita, che ha portato la sua testimonianza di figlio di un soldato “internato” facendo vedere anche dei documenti originali del padre; Aldo Polisena, che ha ricordato la figura del partigiano e conterraneo Franco Sergio alias “Alioscia”; e Sandro Vitale, presidente dell’associazione Venticinqueaprile Ampa.

Per l’amministrazione comunale erano presenti gli assessori Angela Crea e Maria Fedele. Vincenzo Guerrazzi, artista indipendente, ha interpretato magistralmente la canzone “Auschwitz” di Guccini e i gli alunni diretti dalla Prof.ssa Emanuela Timpano, hanno cantato “Hevenu shalom alejem”, canto tradizionale ebraico. A coordinare l’iniziativa sono stati i docenti Antonio Albanese, referente per l’Inclusione della scuola, e Emanuela Reitano. La giornata è stata arricchita da momenti di arte nelle sue differenti espressioni. C’è stato anche un intermezzo poetico a cura dallo scrittore Vincenzo Furfaro, che ha recitato delle poesie e una installazione artistica a cura della docente Carla De Paolo.

Nella installazione sono state simulate delle “pietre di inciampo” con i nomi di nove deportati taurianovesi, i cui dati sono stati forniti dallo storico Rocco Carpentieri. Si è auspicato, di intesa con il Comune di Taurianova di installare  le “pietre”, per il prossimo anno, nella piazza antistante la scuola. Particolarmente emozionante  la lettura di brani (selezionati dalla docente Caterina Mazzini) tratti dal libro del taurianovese Giulio Petrilli “La lunga notte del lager”, narrante la sua esperienza di ufficiale anche lui  internato in un campo di concentramento tedesco. L’esperienza è stata vissuta con compostezza e interesse dagli alunni che hanno assistito a una inedita lezione di storia, chiedendosi se mai “L’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare”.

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