giovedì,Aprile 25 2024

Dalla Calabria a Milano, la vita di un prof precario fatta di rinunce

Il 29enne Fabio Mazzitello è un insegnante di sostegno che guadagna 1.500 euro al mese. La sua storia al Corriere della sera: «Esco una sera a settimana e uso i mezzi pubblici»

Dalla Calabria a Milano, la vita di un prof precario fatta di rinunce

Quella di Fabio Mazzitello, giovane calabrese che al nord ha trovato lavoro, è la storia di tanti, troppi calabresi. E il Corriere della Sera ha riportato uno spaccato di vita tristemente comune. 29 anni, da dieci si è trasferito da Vibo a Milano per fare l’insegnate di sostegno ma con il suo stipendio è costretto a fare i conti al centesimo.

«La metà se ne va per una stanza in affitto in un bilocale in condivisione, poi le spese di condominio, le bollette. E ci sono il supermercato, l’abbonamento ai mezzi pubblici, le altre necessità». 

Era il suo sogno ma con un tenore di vita nettamente diverso da quello della Calabria, sopravvivere a Milano è una questione di rinunce. Si è trasferito a soli 19 anni e dopo diverse peripezie «ho saputo che un mio compaesano, Giovanni, cercava un coinquilino per un bilocale a Pero, sul confine con Milano e con la fermata del metrò a due passi. Così mi sono trasferito». «Lui però ora sta per andare via — prosegue —. La casa sarà messa in vendita e ho chiesto il mutuo per poterla comperare: la cifra dovrebbe essere simile a ciò che pago ora. Mi aiuteranno i miei genitori con l’anticipo. E poi cercherò a mia volta un coinquilino, magari un collega. C’è solidarietà tra noi e nascono amicizie». 

E i calabresi che condividono questa storia saranno tanti. E Fabio racconta dei sacrifici e di come siano costretti a stringere la cinghia, pranzo a sacco, cene in casa e ancora mezzi pubblici. Tutto per risparmiare considerando i costi dell’affitto.

Si esce una volta a settimana e niente spese extra, niente palestra ma corretta al parco, voli esclusivamente low cost. Insomma, una storia di normale sopravvivenza per chi è costretto a lasciare la Calabria in attesa che le cose cambino:  «Io mi auguro che il governo affronti anche il tema del precariato nella scuola — afferma Fabio — che pesa dal punto di vista umano sia su di noi sia sugli studenti».

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