venerdì,Aprile 19 2024

Bovalino, studenti e associazioni a sostegno delle donne afghane e iraniane

La preside Zurzolo: «Una forma di messaggio che arriva al cuore e alla mente di chi ascolta» 

Bovalino, studenti e associazioni a sostegno delle donne afghane e iraniane

di Tonino Raco – Giovani studenti di oltre 30 città di diverse parti del mondo fanno sentire la loro voce a sostegno delle donne iraniane e afghane vittime di violenze, crimini e abusi tramite la maratona di lettura globale “Ars narrandi, ars vivendi”. Una manifestazione proposta dai giovani di “The Economy of Francesco” ed accolta anche in Calabria, nella Locride, dall’Istituto d’Istruzione Superiore Francesco La Cava di Bovalino, che ha riunito per l’occasione anche le associazione del territorio, autorità civili, militari, religiose e la cittadinanza. 

La vita delle donne e delle bambine dell’Afghanistan è devastata dalla repressione dei loro diritti umani da parte dei talebani” denuncia il rapporto Amnesty International 2022 che riporta peraltro arresti, imprigionamenti, torture e sparizioni forzate di donne che prendono parte alle proteste contro le norme oppressive. In Iran le proteste sono iniziate per la morte di Masha Amini, arrestata lo scorso settembre perché non indossava l’hijab nel modo corretto. Nonostante la repressione dura del regime, con 19mila persone incarcerate e 534 uccise, le proteste hanno raccolto un sostegno progressivamente più ampio.

La giornata del 28 gennaio è stata quindi un’ulteriore occasione per sensibilizzare quanto più possibile e permettere alle nuove generazioni di discutere e confrontarsi su tematiche che appaiono come infinitamente distanti dalla quotidianità della società in cui viviamo. Filo conduttore dell’incontro è stata la lettura dei racconti orientali “Le Mille e una Notte”. «I nostri ragazzi si sono dedicati alla lettura – ha commentato Rosalba Zurzolo, dirigente scolastico dell’I.I.S. Francesco La Cava – una forma di messaggio che arriva direttamente al cuore e alla mente di chi ascolta, non possiamo che essere orgogliosi di aver preso parte ad un’iniziativa di questa portata».

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