martedì,Aprile 16 2024

Riace, il popolo di Lucano torna in piazza: «Insieme a Mimmo per restare umani»

Nel borgo della Locride la manifestazione a sostegno dell’ex sindaco condannato in primo grado: «Se ho sbagliato è giusto che paghi»

Riace, il popolo di Lucano torna in piazza: «Insieme a Mimmo per restare umani»

È iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del naufragio di stamane nel crotonese la manifestazione promossa a Riace da comitati e attivisti a sostegno di Mimmo Lucano, l’ex sindaco condannato a 13 anni di reclusione per illeciti sulla gestione dei progetti di accoglienza ai migranti nel piccolo borgo del reggino.

Sulla sua vicenda giudiziaria l’ex primo cittadino non azzarda previsioni in vista della sentenza di Appello. «Se ho sbagliato è giusto che paghi – ha osservato Lucano -. Non nutro sentimenti di vendetta è nessun rancore verso chi mi ha condannato. Sono pronto ad affrontare tutto quello che capiterà. Sicuramente su questa storia ci sono tante ombre, in un periodo in cui l’immigrazione è stata materia nuova con le sue norme repressive».

A manifestare nella piazza del villaggio globale anche Cgil, Anpi e l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Sostengo Mimmo da sempre e conosco Riace prima di Lucano quando qui c’era il deserto – ha detto l’ex sindaco partenopeo -. Lui non ha mai avuto dubbi ad aprire all’accoglienza. E mentre tutto questo accadeva, c’era una legge dello Stato che contribuiva a far morire le persone in mare. Tra giustizia, Costituzione e umanità io scelgo Mimmo nella speranza che la magistratura riveda la sentenza di primo grado».

Per il segretario metropolitano della Cgil Gregorio Pititto «il sindacato non può non schierarsi a fianco di Lucano per tutto quello che ha fatto è per l’idea che ha lanciato nel mondo intero. Dal suo lavoro e dalla sua umanità nascono quel sentimento di fratellanza e la grande solidarietà a sostegno di un uomo che ha saputo costruire un modello nuovo di accoglienza, il “modello Riace”. Ribadiamo a gran voce da un lato la nostra vicinanza a Mimmo Lucano, dall’altro la nostra fiducia nel lavoro della magistratura».

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