giovedì,Aprile 18 2024

Locri, Rosanna Scopelliti ricorda il padre e magistrato Antonino con gli studenti del liceo scientifico

La figlia del giudice assassinato nel 1991 ha parlato anche di Messina Denaro, tra gli indagati per l’omicidio: «Darà un senso a quanto gli resta da vivere solo quando racconterà ciò che ha fatto»

Locri, Rosanna Scopelliti ricorda il padre e magistrato Antonino con gli studenti del liceo scientifico

Una giornata di forte legalità e testimonianza quella vissuta al liceo scientifico “Zaleuco” di Locri, impreziosita dalla presenza di Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato Antonino, assassinato nel 1991 a Villa San Giovanni e il cui delitto rimane ancora un caso irrisolto. Rosanna, che non ha mai smesso di rivendicare verità e giustizia, ha raccontato agli studenti il suo impegno continuo anche nel sociale e nelle scuole, simbolo di quella terra che non si vuole arrendere a certe mentalità di potere, ma che vuole trasmettere speranza e propositività.

«Il ricordo di mio padre va trasmesso e va raccontato ai ragazzi – ha commentato Rosanna Scopelliti – è molto importante perché attraverso questo racconto, così come i racconti di tutte le storie delle vittime di mafia si possono ritrovare degli esempi. L’esempio di mio padre è l’esempio di un giovane calabrese che ha scelto di formarsi, di studiare e di impegnarsi per tenere alto anche il nome del suo territorio. Questo è un territorio molto complicato e l’impegno dei ragazzi, la voglia, la loro determinazione sono fondamentali affinché ci si possa liberare dalle mafie».

Dal 2019 per il delitto Scopelliti risulta indagato dalla Dda di Reggio Calabria anche Matteo Messina Denaro, il superlatitante arrestato due mesi fa a Palermo dopo oltre 30 anni di latitanza. «Messina Denaro susciterà il mio interesse nel momento in cui parlerà di quello che ha fatto e parlerà anche del delitto Scopelliti – ha spiegato Rosanna – così come di tutti quegli altri delitti irrisolti di cui sicuramene sa molto più di quanto noi immaginiamo». Sull’omicidio del magistrato Antonino Scopelliti uscirà domani sulle piattaforme digitali anche un podcast realizzato da Massimo Brugnone e sostenuto dalla Fondazione di cui Rosanna è presidente, in cui il blogger e attivista antimafia cerca di mettere in fila diversi pezzi sparsi intorno alla storia dell’omicidio eccellente. «Pubblico ministero presso la Corte di Cassazione, Antonino Scopelliti era il magistrato che avrebbe dovuto rappresentare la pubblica accusa al maxiprocesso di Palermo, ma fu ammazzato prima – racconta Brugnone – Il 9 agosto 1991 a Piale, frazione di Villa San Giovanni, due colpi di fucile lo colpiscono mentre sta guidando l’auto di ritorno dal mare. Nonostante i processi che ci sono stati per cercare di capire chi tra la mafia siciliana e la ‘ndrangheta calabrese volle e commise l’omicidio, oggi, a più di 31 anni dalla sua morte, ancora non sappiamo chi furono i mandanti e gli esecutori. Perché?».

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