martedì,Aprile 16 2024

IL REPORTAGE – Reggio sospesa tra bellezza e degrado

La città dello Stretto può contare su scenari unici al mondo. Eppure il territorio è costellato di discariche abusive, strade sgarrupate ed edifici fatiscenti. Viaggio nei quartieri più degradati

IL REPORTAGE – Reggio sospesa tra bellezza e degrado

Tra due opposti inconciliabili resta intrappolata Reggio Calabria. In questa altalena perenne tra bellezza e degrado, tra incanto e incuria, resta sospesa la città calabrese dello Stretto.


Un panorama senza eguali. Lo Stretto la unisce alla dirimpettaia Messina, in uno scorcio unico al mondo che al tramonto assume colori cangianti e sempre suggestivi. Cullata dai mari Ionio e Tirreno che nello Stretto si mescolano, Reggio si adagia alle pendici dell’Aspromonte. Uno scrigno naturale ricco e variopinto, custode di meraviglie emerse e sommerse che ammanta di incanto anche la dimensione urbana della città. Un incanto che, tuttavia, stride con i tanti angoli, periferici e non, in cui il degrado avanza senza che si riesca ad arginare in modo definitivo.  

C’è un degrado ambientale ma anche comportamentale, consistente nel reiterato abbandono di rifiuti in luoghi non deputati al conferimento. Siano essi strade, baracche diroccate, aree lasciate all’incuria.
Atti di inciviltà che fanno il paio con un’illegalità diffusa che richiederebbe un’assidua vigilanza per essere contrastata. Atti che generano numerose e pericolose discariche a cielo aperto e rischi per la salute delle persone e dell’ambiente.

L’impegno che sfida l’inciviltà


Una illegalità ostinata che si concretizza nella capacità di tornare a riempire di rifiuti luoghi appena ripuliti dall’Amministrazione comunale o dalla cittadinanza impegnata sui territori e nei quartieri. Tante sono le esperienze collettive di riscatto di luoghi e le iniziative spontanee adottate da associazioni e comitati di quartiere. Un’autentica ricchezza per questa città che sfida l’inciviltà che, spesso ma non sempre, è manifestazione impropria di un evidente disagio, poiché i disservizi (strade senza manutenzione, carenza d’acqua e di illuminazione, assenza di luoghi di aggregazione, clima di insicurezza) non mancano. E non solo nelle periferie.


Una condizione che demoralizza un’intera comunità che in larga parte invece agisce e opera per una città pulita e all’altezza della sua bellezza e del suo immenso potenziale di sviluppo e crescita.

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