giovedì,Aprile 25 2024

Reggio, gli alunni dell’IC “Radice Alighieri” alla scoperta dei sommergibili

Incontro in Istituto con i rappresentanti dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia

Reggio, gli alunni dell’IC “Radice Alighieri” alla scoperta dei sommergibili

«Bisogna amare il mare e tutelare il suo habitat». Con queste semplici ma sentite parole, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, componente sommergibilisti sezione Calabria, Domenico Bova e Angelo Siclari, hanno aperto l’incontro riservato agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e prime della secondaria dell’Istituto comprensivo “Radice Alighieri” di Catona.

«Siclari, nel suo apprezzato intervento – si legge in una nota dell’Istituto – ha ricordato ai piccoli discenti i compiti della Guardia Costiera tra cui, il più importante, è quello di salvare gli uomini in difficoltà in mare».

Infatti, ha concluso, «la soddisfazione più grande nei miei anni di servizio in Liguria è stato aver ricevuto il ringraziamento di chi rischiava di annegare in mare ed è stato portato in salvo».

Domenico Bova ha invece incentrato il suo intervento sul sommergibilismo storico ed operativo, affermando che il primo sommergibile italiano, “Delfino”, fu costruito nel 1892.

«Bova – continua la nota – ha risposto alle numerose domande poste dai ragazzi, letteralmente “rapiti” dalla sua narrazione. Quindi, in un susseguirsi di quesiti, gli allievi hanno appreso che i sommergibili moderni hanno una lunghezza media tra i 50 e i 68 metri, possono ospitare oltre 20 persone e sono dotati di cucine, palestre e strumentazione ultramoderna; che bisogna fare dei test attitudinali molto selettivi per essere reclutati nell’equipaggio; che esistono delle notevoli differenze tra sommergibili moderni e quelli, per esempio, utilizzati durante il secondo conflitto mondiale. Grande soddisfazione per la riuscita manifestazione è stata espressa sia dai responsabili del percorso ambiente, Fortunella Tramontana e Rocco Malara che dalla dirigente dell’istituto catonese, Simona Sapone».

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