venerdì,Aprile 19 2024

Giornata sull’Autismo, a Reggio la mostra di Mark Matteo Maria Cirianni

L'esposizione sarà aperta negli orari dell’Accademia dal 3 al 14 aprile nel locali dell'Accademia di belle Arti

Giornata sull’Autismo, a Reggio la mostra di Mark Matteo Maria Cirianni

Spesso ci si sofferma esclusivamente sugli aspetti deficitari che caratterizzano il disturbo dello spettro autistico, senza valorizzare e considerare, invece, tutte quelle capacità e abilità che possono mostrarci. Mark ha 21 anni e vive il suo autismo severo con Arte. Da qui parte l’esperienza artistica di Mark Matteo Maria Cirianni.

Tutto nasce dall’interazione tra Mark e l’oggetto estetico. Un’unica opera che al suo interno contiene un labirinto di forme, colori e significati, di cui riusciamo a catturare solo una parte. Il resto si offre alla libera interpretazione e alla fantasia dell’immaginazione, più accentuata nelle persone con autismo, per la loro capacità di percezione sensoriale molto più forte.

Per questo è importante studiare l’interazione tra arte e neuroscienze, ovvero quell’approccio che si focalizza sul modo di percepire e fruire l’opera da parte dello spettatore .Ma partiamo dal concetto di autismo, o meglio di autismi, o di spettro autistico, per indicare la varietà dei quadri che ne fanno parte. La costante di questa complessa condizione umana è la difficoltà a comunicare e a interagire con gli altri.
Una difficoltà relazionale fondata sulla comunicazione verbale, quindi, che richiede un approccio diverso. E qui subentra l’arte, come poliedrica gamma di luci, linee e colori che, con la loro intrinseca razionalità, offrono alla persona con autismo una via alternativa di comunicazione. C’è un disegno non scritto dietro l’immagine che può dar forma a precise emozioni, necessarie sia alla comunicazione che al riconoscimento e alla definizione di sentimenti personali.

La sua arte cela sempre quella dimensione misteriosa e indecifrabile, che resta sconosciuta all’altro ma offre terreno di indagine introspettiva. Tuttavia la sua natura universale può superare qualsiasi differenza e mettersi al servizio di forme di interpretazione più ampia. Perché nell’ampia varietà di condizioni biologiche e ambientali che caratterizzano lo spettro autistico una componente costante c’è. È la difficoltà di esplorare se stessi e il mondo circostante.

Per questo è importante l’interazione tra arte e autismo. Per liberare la comunicazione dagli schemi a cui è vincolata attraverso il linguaggio e affidarla alla pura espressione del colore. Non ci sono limiti alla comunicazione e questo la persona con autismo lo comprende prima di tutti. La mostra sarà aperta negli orari dell’Accademia dal 3 al 14 aprile nel locali dell’Accademia di belle Arti di Reggio Calabria.

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