venerdì,Marzo 29 2024

IL FRONTE DEI DIRITTI | Stop alle registrazioni dei figli di coppie omosessuali, Calabrò: «Lesi gli interessi dei minori»

La presidente dell'Arcigay reggino: «Chi può permetterselo impugnerà la decisione. Ma potranno farlo solo coloro che possono affrontare queste spese»

IL FRONTE DEI DIRITTI | Stop alle registrazioni dei figli di coppie omosessuali, Calabrò: «Lesi gli interessi dei minori»

Il governo Meloni ha deciso di adottare una misura restrittiva sulle famiglie italiane non tradizionali. Una scelta che prende il la da una recente sentenza della Corte di Cassazione che andava ad escludere nelle procedura sul riconoscimento dei figli «l’automatica trascrivibilità del provvedimento giudiziario straniero».

In Italia la misura sarebbe qualcosa di fondamentale sia per le famiglie omogenitoriali, sia per le coppie eterosessuali che hanno avuto figli con tecniche di procreazione assistita, nelle quali la gestazione è “a carico” di una persona esterna alla coppia.

Sulla misura interviene Michela Calabrò, presidente dell’Arcigay di Reggio Calabria: «L’associazione è compatta nel sostenere che i figli hanno bisogno di genitori che non hanno bisogno di essere di sesso diverso per essere tali, possono essere bravi o pessimi indipendentemente dal loro orientamento sessuale».
Sulla scelta del Governo di impedire, con un atto di forza sui prefetti, ai Comuni, sindaci e ufficio preposto di registrare gli atti chiarisce «Non fa altro che ledere il superiore interesse del minore. Le coppie omogenitoriali sono già una realtà nel Paese, il provvedimento non può impedirne la presenza».

Cambio passo sui diritti civili

«Un atto – prosegue Calabrò – che intanto fa capire che questo governo vuole andare in un’altra direzione sui diritti civili. E si tratta di un atto di forza perché la circolare dice di rispettate alla lettera la decisione presa a livello nazionale della non trascrizione da parte del genitore non biologico. Nel nostro Paese le coppie omogenitoriali sono una realtà in Calabria, a Reggio, una realtà da nord a sud, e le nuove decisioni ledono l’interesse dei genitori che si trovano a dover gestire iter burocratici. Chi può permetterselo impugnerà la decisione. Intanto potranno farlo solo coloro che possono permettersi queste spese, e poi non si sa l’esito che dipenderà dalla discrezionalità del giudice e se va bene si arriverà dopo tante sofferenze che i genitori hanno patito».

La gestazione per altri

Secondo la presidente «Ci vuole chiarezza circa la gestazione per altri. Un atto che viene praticato intanto da tantissime coppie eterosessuali e omosessuali. A tal proposito, il report dell’associazione Luca Coscioni, racconta che mentre a livello nazionale si decideva per la non trascrizione delle coppie omogenitoriali, in Puglia un tribunale invece accettava la registrazione di coppie eterosessuali che hanno fatto la gestazione per altri. Se il governo è contro la pratica lo deve essere sempre».

I prossimi passi

Sabato scorso in piazza a Milano, promossa dal Cig, Centri di iniziativa gay Milano, Famiglie arcobaleno la mobilitazione di 10mila persone. «Da quel palco, il nostro segretario generale Gabriele Chiazzoni ha ribadito che le escalation di prese di posizione del governo minano i diritti delle famiglie omogenitoriali. Ci stiamo appoggiando a Famiglie arcobaleno a livello nazionale poiché è un tema che riguarda loro e li stiamo sostenendo. Ci saranno altri momenti per rispondere a questi attacchi» (Immagine dal web https://www.mazzeschi.it/it/unioni-civili-cittadinanza-e-permesso-di-soggiorno/).

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