mercoledì,Aprile 24 2024

Reggio, alla scoperta del “Casaro” nel borgo di San Salvatore

Sabato pomeriggio sulle colline reggine un evento organizzato dalla Pro Loco con un percorso storico, culturale, musicale e gastronomico

Reggio, alla scoperta del “Casaro” nel borgo di San Salvatore

Domani, sabato 25 marzo si svolgerà presso il borgo di San Salvatore, sulle colline del comune di Reggio Calabria, ai piedi dell’antica rupe della città di Sant’Agata, l’evento “Il Casaro”, che rientra nel ciclo delle iniziative legate agli antichi mestieri.

Organizzato dalla Pro Loco Vallata del Sant’Agata San Salvatore, l’evento ha lo scopo di valorizzare e tramandare, soprattutto alle future generazioni, una figura che sino a qualche decennio fa caratterizzava il tessuto storico e culturale dei nostri borghi, quella appunto del Casaro, il mastro artigiano della fabbricazione del formaggio.

Nell’evento di sabato 25 marzo si potrà assistere a tutto il procedimento della trasformazione del latte in prodotti caseari, in un percorso storico, culturale, musicale e gastronomico.

Si svolgerà nel pomeriggio e nella serata di sabato e prevede una visita ai ruderi dell’antica città Sant’Agata, con il supporto delle guide della Pro Loco a partire dalle ore 14,45.

Alle ore 17.00, presso la piazza Addolorata, si potrà osservare il Casaro in costumi d’epoca che con i classici strumenti del mestiere lavorerà il latte ovino trasformandolo in ricotta e formaggio freschissimi.

Alle ore 18.00 ci sarà una degustazione di cannoli preparati al momento da un maestro pasticcere.

A seguire ci saranno musiche e canti tradizionali con lo storico gruppo folkloristico di San Salvatore “la Ginestra”.

Si concluderà alle 19.40 con la degustazione in piazza della pasta condita con ricotta freschissima, cucinata secondo la tradizionale ricetta all’interno del calderone con il siero.

«Lo studio, il recupero e la valorizzazione delle tecniche artigianali tradizionali, dei saperi locali e dei mestieri antichi legati ad un determinato territorio – si legge in una nota – risultano fondamentali per lo sviluppo sociale e culturale della comunità che ci vive, affinché si possa formare una memoria storica ed una eredità culturale da trasmettere alle generazioni future. Basti pensare che l’Unesco stesso ha più volte sostenuto l’importanza della salvaguardia e della promozione delle diversità culturali ed in generale della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, dove gli antichi mestieri rientrano a pieno titolo».

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