martedì,Aprile 16 2024

Caulonia, oltre 100 bambini della locride pronti a “Salvare la Terra”

Messo in campo della Cooperativa Sankara con l’obiettivo di combattere la povertà educativa minorile stimolando la consapevolezza dei ragazzi

Caulonia, oltre 100 bambini della locride pronti a “Salvare la Terra”

Il progetto “Salviamo la Terra!”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia nell’ambito dell’avviso “Per il finanziamento di progetti per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali e educative di persone di minore età” (Educare Insieme) è giunto alla conclusione.

Ieri mattina durante la cerimonia conclusiva del progetto sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e alcuni gadget dal chiaro messaggio ambientalista. Ad effettuare la consegna, accogliendo la richiesta della coop. Sankara, sono stati il sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso, l’assessore alla cultura Antonella Ierace e il consigliere regionale Salvatore Cirillo.

«Questo progetto – si legge in una nota – si è inserito nel quadro di una programmazione e progettazione sempre più attenta alle esigenze e ai bisogni dei minori specie nel clima di emergenza sanitaria che ha caratterizzato gli ultimi anni».

Il progetto “Salviamo la Terra!” ha avuto un obiettivo generale importante: combattere la povertà educativa minorile stimolando il benessere e la consapevolezza dei ragazzi di essere “parte” dell’ambiente in cui vivono.

«Il benessere dei giovani di oggi, adulti del domani, permea di speranza il futuro dell’ambiente perché giovani consapevoli della necessità di tutelare le risorse saranno gli adulti in grado, domani, di preservarne tutta la sua bellezza e integrità».

Le attività programmate hanno coinvolto oltre 100 minori di età compresa tra i 5 e i 14 anni in una serie di esperienze laboratoriali e non solo, che hanno consentito loro di entrare in contatto con spazi ambientali e paesaggistici e con una necessaria condivisione di pratiche di consumo responsabili.

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