giovedì,Aprile 25 2024

Siderno, oltre 200 bambini senza una scuola: esplode la protesta di genitori e insegnanti

Il progetto del nuovo istituto fermo da anni. Gli alunni della “Pascoli-Alvaro” ospitati al "Marconi". «Ci sentiamo abbandonati»

<strong>Siderno, oltre 200 bambini senza una scuola: esplode la protesta di genitori e insegnanti</strong>

«Vogliamo la nostra scuola, ci sentiamo abbandonati» recita uno striscione che i piccoli alunni dell’istituto secondario di primo grado “Pascoli-Alvaro” di Siderno hanno esposto durante il corteo organizzato dai genitori e appoggiato dagli insegnanti per chiedere con urgenza l’avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione di un edificio chiuso da due anni, come da progetto finanziato nel 2018 con oltre 4 milioni di euro. La pratica attualmente è ferma negli uffici del Genio Civile provinciale e il timore di tutti è che l’opera a lungo sognata possa restare chiusa in un cassetto per cavilli burocratici. «Vorremmo che le autorità si occupassero della situazione – racconta una mamma – affinchè il progetto venga approvato nel più breve tempo possibile. La nostra paura è sia quella di perdere il finanziamento, e sia che quello approvato all’epoca non sia più sufficiente».

Attualmente gli oltre 200 alunni sono ospitati in alcuni locali messi a disposizione dall’istituto commerciale “Marconi”. Una convivenza che genitori e insegnanti temono possa durare ancora a lungo. A farsi carico delle lagnanze dei bambini e delle loro famiglie è stata l’amministrazione comunale sidernese, guidata dal sindaco Mariateresa Fragomeni. «Queste iniziative rafforzano il lavoro dell’amministrazione. Sappiamo che il Genio civile ha delle difficoltà – ha ammesso il primo cittadino – Stiamo cercando di andare spediti e stiamo seguendo l’evolversi della situazione. Tra oggi e domani verranno presentate integrazioni al progetto, ci auguriamo che arrivi l’autorizzazione già in settimana. Essendo un progetto che risale al 2018, ci dovrà essere un aggiornamento dei prezzi. Ci auguriamo che la Regione sia disponibile ad integrare le risorse per evitare di perdere il finanziamento».

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