martedì,Marzo 19 2024

Chiusura Jonio-Tirreno, all’orizzonte il caos trasporti: alternativa vietata ai mezzi pesanti

La galleria Limina a distanza di 35 anni dalla sua costruzione mostra gli inevitabili segni del tempo e deve essere ammodernata. Lo stop estivo è stato scongiurato ma da settembre si rischia che l'intero comprensorio reggino vada in tilt

Chiusura Jonio-Tirreno, all’orizzonte il caos trasporti: alternativa vietata ai mezzi pesanti

di Vincenzo Imperitura – Il cartello affisso poco fuori Mammola all’imbocco della provinciale 5 lascia poco spazio alle interpretazioni: da qui i mezzi pesanti non possono passare. E sarà così anche tra qualche mese, quando la strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno sarà totalmente chiusa a causa di lavori di manutenzione urgenti all’interno di una galleria, annunciati un mese fa e rimandati per non pregiudicare la stagione estiva.

Immaginata negli anni ’60, progettata nei ’70 e inaugurata nell’agosto del 1990, la statale 682 è la strada che principalmente ha tolto dall’isolamento geografico un intero territorio. Viadotti lunghi chilometri, cinque gallerie e un traforo di valico, quello che attraversa la Limina da parte a parte, lungo 3,2 chilometri.

Una sfida ingegneristica importante per l’epoca (e con tante ombre sulla sua costruzione, ipotesi rifiuti radioattivi nascosti sotto la volta della galleria Limina compresa) e che ora, a distanza di 35 anni dall’abbattimento dell’ultimo diaframma di roccia sotto la montagna, mostra gli inevitabili segni del tempo. Una strada così importante che la sua temporanea chiusura – 70 giorni almeno a cavallo tra settembre e dicembre, secondo le previsioni dell’Anas – per la demolizione e la ricostruzione della calotta della galleria Torbido (la stessa interessata da mesi da lavori di consolidamento) rischia di creare una montagna di disservizi tra due zone della provincia fortemente interconnesse tra loro.

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