martedì,Febbraio 18 2025

Frecce Tricolori a Reggio, il sogno spezzato di Gianluca e quella dedica ricevuta nel 2015

A piazza Castello la teca con gli autografi del comandante di allora Ian Slangen. Intanto la pattuglia Acrobatica dell’aeronautica militare pronta a sorvolare i cieli di Catanzaro

Frecce Tricolori a Reggio, il sogno spezzato di Gianluca e quella dedica ricevuta nel 2015

A Reggio Calabria, ieri tra il pubblico con il naso all’insù e gli occhi puntati al cielo ci sarebbero stati anche Pietro Canonico e suo figlio Gianluca. Ci sarebbero stati, anche se oggi Gianluca sarebbe stato un uomo di quasi 50 anni. Sarebbe stato lì con suo padre perché non avrebbe mai dimenticato l’amore per gli aerei che da piccolo che lo aveva appassionato.

Tra i maggiori rimpianti di papà Pietro c’è proprio quello di non aver potuto proporre a suo figlio di andare a vedere questo indimenticabile spettacolo in cielo che lui avrebbe adorato.

Invece ieri non c’era papà Pietro con suo figlio Gianluca, la cui vita è stata stroncata dalla violenza di una pallottola vagante che lo ha colpito alla testa nel luglio del 1985, nel rione Pescatori di Reggio Calabria. Gianluca era soltanto un bambino. Aveva dieci anni e stava giocando sul pianerottolo con tutti i suoi sogni ancora da realizzare. Tra questi anche quello di fare il pilota.

Le Frecce Tricolori per Gianluca

Un sogno divenuto segno e memoria, grazie all’iniziativa del coordinamento reggino di Libera. Nel 2015, nel trentennale della morte del piccolo Gianluca, Libera e il gruppo Memoria, all’epoca coordinato da Rosa Quattrone, anche lei familiare di vittima innocente di mafia poiché figlia di Demetrio Quattrone l’ingegnere ucciso a Reggio nel settembre del 1991, con il medico Nicola Soverino, dedicarono a Gianluca un’iniziativa nell’ambito della campagna “Il ricordo lascia il segno”.

Fu posta una teca in piazza Castello in cui è ancora esposto un aereo in miniatura e la brochure con gli autografi del colonnello Ian Slangen, comandante della Pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori esibitesi quello stesso anno a Reggio Calabria, e degli altri piloti. Tra questi anche Stefano Vit, quest’anno a Reggio in qualità di comandante delle Frecce Tricolori. Nel 2015, il colonnello Ian Slangen, con il maggiore Andrea Soro, aveva consegnato a papà Pietro una brochure con tutte le firme e una dedica al piccolo Gianluca in nome della sua passione per il volo.

Le Frecce Tricolori: emozioni e valori

C’è, dunque anche il valore della memoria, tra quelli coltivati dalle Frecce che volando nei cieli italiani ed esteri incarnando l’amore per della Patria e il Tricolore e anche la solidarietà e l’inclusione.
Ieri hanno scritto un altro emozionante capitolo nella città dello Stretto, preceduta dalla visita ai piccoli pazienti nel reparto di Pediatria del Gom e dall’accoglienza delle persone disabili in aeroporto per ammirare gli aerei, nel giorno dell’arrivo.

Il sorvolo a Catanzaro

Pronte a lasciare l’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, le Frecce Tricolori che ieri hanno animato con la loro spettacolare esibizione il cielo sopra lo Stretto. Prima della prossima tappa a Gorizia il 2 agosto, stamane sorvoleranno il capoluogo di Catanzaro, per concludere così le celebrazioni dei loro 100 anni in Calabria.

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